Litighiamo a causa di nostro figlio

Io e mio marito spesso litighiamo a causa di nostro figlio Teo che, pur avendo ormai più di 25 anni, va a rilento nello studio e passa ore intere davanti al computer o alla tv. È in conflitto con il padre ed è stato sempre molto legato a me…. F.C. – Catania È proprio vero che genitori non si nasce ma si diventa, per cui può capitare di usare delle strategie sbagliate, magari proprio quando si pongono le basi per la personalità adulta. Il conflitto di Teo col padre, infatti, potrebbe essere dovuto anche a questo legame troppo forte, che ha da sempre avuto con la madre; forse egli avrebbe dovuto essere maggiormente aiutato da entrambi i genitori ad operare questo distacco. Si può però sempre ricucire qualche strappo, anche se costerà un po’ di fatica; niente è irrimediabilmente perduto. La prima cosa da fare è ritrovare il pieno accordo tra voi due, dialogando anche a lungo, ma con serenità, per cercare il più possibile una linea comune; tra l’altro in un ambiente gioioso e sereno i figli maturano più di quanto si possa immaginare. Occorrerà poi ritrovare una nuova stima nei riguardi di Teo: egli dovrà sentirsi apprezzato aldilà di quello che rende. Un giorno una nostra figlia, molto disordinata, ci chiese: Mi volete bene per come sono o per quello che faccio? . Capimmo che stavamo sbagliando e ancora oggi, ripensando a quell’esperienza, raddrizziamo il nostro atteggiamento interiore. Bisogna credere nelle potenzialità di ogni figlio, tenendo presente che ogni persona è diversa da un’altra (c’è chi ama le attività manuali, chi lo studio, chi la musica, ecc.); bisogna valorizzare la sua originalità e non volerlo necessariamente inquadrare in quei modelli, che ci portiamo dentro. Inoltre quello che avete seminato di buono in Teo è nel suo cuore; ed ormai è arrivato il momento che egli ripeschi da solo, nella sua interiorità, la forza per organizzare la sua vita.Non gli si può più dire cosa deve fare o lamentarsi della sua apparente pigrizia, anche se con serenità dovrà anche essere aiutato ad assumersi le sue responsabilità; forse potrebbe non essere portato per lo studio, ma per altri tipi di attività. Tuttavia bisognerà parlare al momento giusto, quando lui vi sembrerà più disponibile all’ascolto, con quel distacco che non pretende mai. Con i figli occorre saper aspettare; non tutti maturano nello stesso tempo. Dice un antico detto: Vi sedereste di fronte ad una pianta arrabbiandovi perché non cresce più in fretta? Allora perché fate così con i vostri figli?. spaziofamiglia@cittanuova.it

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