L’Italia volley femminile vola a Tokyo 2020
La scelta del PalaCatania come sede del mini-girone che avrebbe assegnato un posto ai Giochi olimpici del 2020, alla fine, si è rivelata una carta vincente per la Federvolley del nostro paese. L’Italia, al termine di una tre giorni perfetta, vola a Tokyo e lo fa con pieno merito, al termine di un trittico di partite che ha visto il team azzurro non cedere neanche un set alle avversarie. 3-0 al Kenya nella giornata inaugurale di venerdì, stesso risultato contro il Belgio sabato sera: ieri infine, in un vero e proprio tripudio di folla, capitan Cristina Chirichella e compagne hanno letteralmente abbattuto l’Olanda. La seconda squadra del ranking mondiale è stata superata con l’ennesimo 3-0, risultato che non ammette repliche: 25-23, 25-17, 25-22 i tre parziali che hanno fatto scattare la festa e le lacrime di gioia azzurre.
Il palazzetto dello sport della città etnea è stato, poi, grande protagonista nello spingere l’Italia fino all’ambito traguardo: questo grazie anche a una cornice di pubblico degna di una sfida di tale portata. I quasi 5000 tifosi dell’impianto catanese hanno letteralmente spinto le azzurre alla vittoria finale, accompagnando con urla di meraviglia ed esultanza ogni azione della squadra di Mazzanti, fino all’esplosione finale. Un palcoscenico che si è rivelato all’altezza sin da subito: l’esecuzione dell’Inno di Mameli ha visto migliaia di voci cantare a squarciagola, caricando ancor di più le protagoniste in campo.
Non è un caso che l’inizio di partita sia stato subito a forti tinte azzurre. L’Italia schizza avanti e si porta 7-3, cominciando al meglio in ricezione e palleggio. L’Olanda sembra incassare ma ha un sussulto d’orgoglio, piazzando cinque punti di break che la riportano sotto: da lì comincia una sfida punto a punto che, però, ha sempre visto le azzurre condurre i giochi. Una splendida Paola Egonu trascina le compagne a suon di punti: non è un caso che siano proprio le sue mani a mettere a terra la palla del definitivo 25-23, dopo che le oranje erano state capaci di annullare ben tre set point. Il secondo parziale inizia con un certo equilibrio, spezzato però dal primo allungo italiano sul 10-6: si tratta di un solco che le ragazze in arancione, allenate dall’americano Morrison, non riusciranno più a colmare. Egonu è ancora protagonista mettendo punti pesanti, mentre la Bosetti è costretta al cambio per un problema alla spalla: un errore olandese su un tentativo di lungo linea da all’Italia anche il secondo set col punteggio di 25-17.
Nel terzo parziale l’Olanda torna sotto, pur non riuscendo mai a sopravanzare le rivali nel punteggio. L’Italia prova a partire in fuga ma, stavolta, De Krujif e Lonneke tengono a galla le ospiti: si arriva, dopo una lotta serrata, sul punteggio di 22-22. Qui esce fuori tutta la voglia azzurra di chiudere il cerchio e volare a Tokyo: prima Miryam Sylla e poi Cristina Chirichella danno all’Italvolley il primo match-point, subito sfruttato grazie a un errore rivale. Il PalaCatania esplode, traghettando le proprie atlete dritte verso il sogno olimpico.
Mister Mazzanti, nel post partita, ha evidenziato la bravura della squadra nel non prestare mai il fianco alle quotate avversarie nei momenti decisivi: «Le ragazze sono state davvero brave. Dopo la Nations League – ricorda il tecnico – eravamo in un momento difficile: pian piano, però, siam tornati a fare bene. L’Olanda non ha mai mollato, ma ora sono felice: ci tenevo a finire questo ciclo al meglio. Le Olimpiadi non sono scontate: adesso ci riposeremo a gennaio e le prepareremo al meglio».
La grande protagonista di giornata, poi, non poteva che essere Paola Egonu: l’opposta veneta ha dimostrato le sue doti da fuoriclasse anche nella giornata più difficile e, alla fine, è stata top scorer dell’incontro con ben 27 punti messi a referto. La sua prova con l’Olanda è arrivata al culmine di un terzetto di gare in costante crescita: «Sono senza parole – ha ribadito l’atleta alla stampa dopo il trionfo – e molto emozionata. Adesso dobbiamo pensare all’Europeo e quindi ai Giochi olimpici. Agli scorsi campionati europei – ricorda Egonu – proprio l’Olanda ci ha eliminato: questa cosa ci è rimasta dentro. Ora torniamo a casa e stacchiamo la testa, per poi ripartire al massimo. Olimpiadi? Non credo proprio che possiamo essere considerate come favorite». Per pensare a Tokyo, però, ci sarà tempo: adesso è il momento di godere della festa di un intero movimento sportivo.