L’Italia e il cassonetto intelligente

Sperimentazioni di un nuovo progetto per la raccolta tecnologica dei rifiuti.
Cassonetti per la raccolta differenziata

In Emilia Romagna si sperimenta un nuovo tipo di raccolta rifiuti con l’utilizzo della tecnologia. La poliedrica ditta italiana di servizi Hera ha infatti progettato un cassonetto intelligente tecnologicamente avanzato, ideato per rivoluzionare il sistema della raccolta differenziata e analizzare le abitudini dei consumatori.
Il cassonetto si può aprire solo con la smart card fornita al cittadino dalla società di gestione della raccolta di rifiuti. Grazie a questa carta, il cassonetto sarà in grado di riconoscere il cittadino che getta i rifiuti e classificare le sue abitudini sulla raccolta differenziata. L'esperimento è partito nel comune di Spilamberto, in provincia di Modena, ma presto sarà esteso anche a Bologna, Castenaso, Ravenna e Lugo. L'obiettivo sarà raddoppiarne la raccolta e tracciarne il completo ciclo, fino al recupero o al trattamento finale.
Un progetto unico in Europa, per un totale di 3,5 milioni di euro, co-finanziati dalla Ue, per mettere in pratica le nuove regole stabilite sulla gestione dei rifiuti elettronici. Il progetto infatti servirà soprattutto per intercettare i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) che oggi in Italia rappresentano la metà della raccolta. Un risultato notevole per l'Italia, soprattutto dopo la condanna della Corte dei diritti dell'uomo per la gestione della spazzatura in Campania.
La sperimentazione è corredata anche da un'app gratuita per il cellulare: il “Rifiutologo”. Chiunque si trovi nei territori della sperimentazione e abbia dubbi sulle modalità di smaltimento della spazzatura può consultare la guida che indica in quale contenitore gettare le diverse tipologie di rifiuti, segnalando la stazione ecologica più vicina e offrendo informazioni sugli orari d'apertura.
Un altro esempio di cassonetto intelligente è stato sperimentato nei comuni di Trieste e Udine (e da poco anche a Firenze) con altri tipi di cassonetti made in Italy (ideati dalle società Dermap Srl ed Elcon Elettronica Srl). Questi cassonetti comunicano con la centrale operativa per trasmettere il volume di rifiuti al suo interno, in modo tale da programmare il passaggio del camion per la raccolta.

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