L’Italia alla sfida delle riaperture

Lunedì 26 aprile si riparte, seppur in modo graduale. I comparti della cultura, dello sport e delle strutture ricettive sono stati messi in ginocchio dalla pandemia, con la conseguente perdita di posti di lavoro. Se ne parlerà proprio il 26, dalle 19 e 30, in diretta sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Città Nuova. Interverranno esperti e rappresentanti del mondo alberghiero.
"L'Italia alla sfida delle riaperture" per la serie de "I lunedì di Città Nuova"

I comparti messi in crisi dalla pandemia vedono uno spiraglio di luce, grazie al decreto legge in vigore da lunedì 26 aprile: il mondo della ristorazione e delle strutture ricettive, dello spettacolo e della cultura, dello sport agonistico e dilettantistico. Per questo si è deciso di parlane, nell’ambito de “I lunedì di Città Nuova”, proprio il 26 aprile, in diretta sulla pagina Facebook  e sul canale Youtube Città Nuova a partire dalla 19 e 30.

Per il comparto delle strutture ricettive e della ristorazione interverrà Dario Della Vecchia, del consiglio direttivo di Federalberghi Ischia e Procida; del mondo museale, teatrale e cinematografico parlerà Mario Dal Bello, giornalista, scrittore e critico d’arte; per le manifestazioni agonistiche e le strutture sportive ci sarà Mario Agostino, giornalista sportivo e non solo. I moderatori saranno Sara Fornaro, caporedattrice di cittanuova.it e il redattore Filippo Campo Antico.

Il calendario delle riaperture, approvato in Consiglio dei ministri, è valido fino al 31 luglio. Uno dei punti più discussi è quello relativo al green pass, che permette il passaggio tra Regioni rosse e arancioni, mentre tra Regioni gialle o bianche non è previsto alcun certificato. Anche se il coprifuoco è stato confermato alle 22, e questo ha fatto traballare la maggioranza con la Lega che si è messa di traverso, si spera che il pass dia sollievo a tutte le attività che vivono di turismo e al loro indotto.

I ristoranti potranno rimanere aperti a pranzo e a cena, ma solo in zona gialla e all’aperto. Resta consentita, senza limiti di orario, la ristorazione negli alberghi limitatamente ai clienti alloggiati. Anche il mondo della cultura è alla prova delle riaperture. In zona gialla riaprono spettacoli dal vivo, cinema e teatri, sale concerto e live club. Bisognerà seguire alcuni protocolli, indicati dal Comitato tecnico scientifico (Cts): la capienza massima consentita è del 50% e sarà necessario garantire il distanziamento sociale. I musei e i luoghi di cultura riaprono in zona gialla, anche nei giorni festivi, con l’obbligo di prenotazione telefonica o online.

Le attività all’aperto, anche di contatto, saranno garantite, mentre i gestori delle piscine all’aperto e delle palestre dovranno aspettare un po’ di più, rispettivamente il 15 maggio e il primo di giugno. Sempre dal primo giugno sarà possibile, in zona gialla, consentire l’accesso alle manifestazioni e agli eventi sportivi di livello agonistico d’interesse nazionale. La capienza consentita degli stadi è pari al 25%.

La campagna vaccinale sta ingranando anche se si è ancora lontani dall’obiettivo delle 500mila dosi somministrate al giorno. I ristori non si sono dimostrati all’altezza di un’economia sempre più in affanno. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha optato per il rischio «ragionato» delle riaperture progressive, in considerazione delle attività che, ogni giorno, chiudono per sempre la saracinesca.

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