L’Istituto Universitario Sophia fondato da Chiara Lubich

Progetto e programma del nuovo centro accademico
Un’espressione qualificata dell’impegno culturale dell’Opera di Maria

L’Istituto Universitario "Sophia" è un’espressione dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari), sorta nel 1943 per impulso di Chiara Lubich (1920-2008) e ora diffusa in tutto il mondo grazie all’adesione di persone di tutte le età, fasce sociali, culture, stati di vita e professioni.

La vasta e consolidata corrente di vita e pensiero animata dall’Opera di Maria attinge al "carisma dell’unità", originale illustrazione e incarnazione del Vangelo di Gesù Cristo nella storia del nostro tempo. Tale carisma si è mostrato singolarmente efficace, sin dall’inizio e via via nel corso degli anni, per la promozione integrale e unitaria della persona nel suo costitutivo rapporto con Dio, con i fratelli, con la natura. Di qui, in particolare, l’impegno a costruire ponti d’incontro e luoghi di comunione tra le persone, i popoli e le culture nella prospettiva dell’unità invocata da Gesù nella preghiera rivolta al Padre nell’imminenza della sua passione, e di cui egli stesso si è fatto universale via di realizzazione con l’abissale spogliazione vissuta nell’abbandono della croce.

Tutto ciò si fa visibile nelle 30 cittadelle nate dall’Opera di Maria e sparse in varie parti del mondo, dove la vita che si vuole in tutto ispirata al comandamento evangelico dell’amore reciproco si sprigiona a ventaglio in un significativo bozzetto delle varie dimensioni dell’esistenza personale e sociale. Nella prima tra esse, la cittadella "Renata" di Loppiano (Firenze) fondata nel 1964, ha operato sin dall’inizio l’Istituto "Mystici Corporis" per la formazione delle Focolarine e dei Focolarini, mentre in numerose altre, oltre ai regolari corsi di formazione per i membri delle espressioni dell’Opera, vengono svolti corsi indirizzati a qualificare anche sotto il profilo culturale l’impegno dei suoi appartenenti secondo le esigenze dei rispettivi contesti: così, ad esempio, la Scuola d’inculturazione in Africa, di ecumenismo in Europa, delle grandi religioni in Asia e le Scuole sociali in America Latina.

Dal 1980 svolge una capillare azione di formazione permanente, a livello di catechesi di base e con una presenza estesa ai cinque Continenti, l’"Università Popolare Mariana", indirizzata ai membri interni. Dal 1989 è operante presso il centro dell’Opera di Maria la "Scuola Abbà", laboratorio interdisciplinare di pensiero consacrato allo studio della ricchezza dottrinale del carisma dell’unità e delle sue molteplici implicazioni per la comprensione e l’esercizio delle diverse discipline scientifiche. Negli ultimi anni si stanno inoltre delineando, in seno all’Opera di Maria e in dialogo con esponenti qualificati del mondo della cultura, luoghi di elaborazione e linee di approfondimento in distinti campi disciplinari (teologia, filosofia, economia, politologia, psicologia, diritto, pedagogia, ecc.).

Attestazione della rilevanza e fecondità anche dottrinale del carisma dell’unità sono i dottorati honoris causa conferiti a Chiara Lubich in discipline che vanno dalla teologia alle scienze sociali, dall’economia alla psicologia.

2. Una proposta per contribuire a orientare la transizione culturale in atto

Il 15 agosto del 2001 Chiara Lubich ha inaugurato la Summer School "Per una cultura dell’unità" che ha offerto un corso di formazione globale ispirato ai principi di cui si nutre l’esperienza spirituale e sociale dell’Opera di Maria, con un ampio spettro di percorsi interdisciplinari indirizzati a cogliere ed esprimere l’identità e la vocazione della persona in comunione e del suo vivere in società. Essa si è svolta a scadenza annuale presso l’Oekumenisches Begegnungszentrum di Ottmaring (Germania), articolandosi in un percorso quadriennale di 15 giorni ogni anno, con l’apporto di una trentina di docenti specializzati nelle varie discipline e appartenenti alla "Scuola Abbà" e ha visto la partecipazione, con lusinghieri risultati, di studenti universitari e giovani laureati (circa 250, provenienti da tutto il mondo).

A partire da questa iniziativa i tempi sono sembrati maturi per dare permanenza e adeguata configurazione accademica a un vero e proprio Istituto Superiore di Cultura di livello universitario. Urgono in questa direzione la constatazione della vasta e profonda transizione culturale che investe oggi l’intera famiglia umana e insieme la consapevolezza dell’apporto specifico che può venire a una sua positiva soluzione, in sintonia con gl’indirizzi proposti dal Magistero conciliare e pontificio, dal patrimonio spirituale, culturale e sociale suscitato e promosso dall’Opera di Maria.

    • L’odierna crisi epocale, in realtà, appare tale da introdurre in un’epoca nuova della storia. E come ogni crisi reca con sé un volto buio e uno portatore di luce: se dichiara, infatti, la fine di un mondo diventato "antico" annuncia anche l’inizio di un mondo "nuovo". Un forte smarrimento attraversa tutte le espressioni culturali – a cominciare da quelle dell’Occidente, in profondità fecondate dal seme del Vangelo –, accompagnato da nostalgia per identità acquisite sempre meno capaci di sopravvivenza o da precipitose fughe in avanti verso l’inedito e, di conseguenza, da chiusure spesso dure e poco illuminate o da aperture non sempre ponderate e costruttive.

     

La cultura d’ispirazione cristiana è chiamato da ciò a un lavoro intenso e radicale

    • L’odierna crisi culturale si ripercuote e si esprime, in modo specifico, nella crisi dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni. Anche l’organizzazione accademica delle discipline e dei saperi vive, in effetti, un’accentuata situazione di frantumazione e astrazione dalla vita. Risultano così turbate in profondità le due finalità fondamentali dell’istituzione universitaria, non a caso fiorita, a partire dal Medioevo, dal cuore stesso della Chiesa: l’accesso rigoroso e libero, in un’ideale e fraterna comunità di ricerca, alla penetrazione e comunicazione della verità nei diversi ambiti scientifici; e un’adeguata preparazione anche professionale, in particolare dei fedeli laici, per un servizio qualificato, in fedeltà alla fede cristiana, alla società nella concreta configurazione che oggi essa viene acquisendo.

     

La frammentazione e l’astrazione dei saperi non può essere superata senza che si superi la frammentazione dei rapporti, personali, comunitari e collettivi. Né vi può essere riconquista di un sapere integralmente "umano" e non solo funzionale, custode della tradizione e insieme aperto alla novità, senza la riconquista della dimensione unitaria, nella sua variegata ricchezza, della persona e della società.

    • Occorrono dunque nuove esperienze, fondanti e condivise, di vita e di pensiero capaci di costituire l’humus esistenziale e culturale a partire dal quale l’albero antico dell’Università possa riuscire a una nuova fioritura. Di qui la necessità di dar vita a comunità di formazione e di studio nelle quali la relazione tra le persone comunichi il proprio timbro alla relazione fra le discipline; e il sapere, interiormente vivificato da questa ritrovata unità alla luce del Vangelo e della dottrina cristiana, porti il proprio indispensabile contributo alla crescita integrale della persona e della società planetaria che si va annunziando.

     

3. L’incardinamento istituzionale, la configurazione accademica, i destinatari

L’Istituto Universitario "Sophia", ispirandosi programmaticamente all’esperienza originata dal carisma dell’unità e al patrimonio di formazione e di studio maturato nel suo seno in questi anni, intende proporsi come luogo accademicamente qualificato in cui ci s’impegna a rispondere insieme – docenti, studenti e personale non docente – a tali impegnative sfide.

    • Poiché nasce e s’ispira a un carisma dello Spirito Santo riconosciuto e promosso dalla Chiesa cattolica (e insieme da altre Chiese e Comunità ecclesiali) e si muove in sintonia con gli orientamenti proposti dal Concilio Vaticano II e dal successivo Magistero pontificio, l’Istituto ha perseguito la via dell’incardinamento istituzionale nel sistema universitario previsto dalla Costituzione Apostolica Sapientia Christiana ed è stato eretto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con Decreto del 7 dicembre 2007. A partire di qui esso potrà accedere agli opportuni riconoscimenti accademici a livello internazionale.

     

    • In tale contesto accademico, l’Istituto intende qualificarsi, in forma iniziale, per la proposta di una laurea specialistica o masters di secondo livello, della durata di due anni, su "Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità" e del corrispettivo dottorato. Si tratta di un percorso di vita e studio che mira all’acquisizione di una cultura di base cristianamente ispirata nella prospettiva del carisma dell’unità, capace d’illuminare e innervare le molteplici dimensioni dell’umano e le diverse discipline a partire dalla loro comune radice e nel costante riferimento alla loro ultima finalità, secondo il progetto di Dio rivelato in Gesù e attualizzato nel corso del tempo mediante la sua Chiesa nello Spirito Santo. Esso intende così contribuire all’edificazione della "civiltà nuova dell’amore", mediante l’adeguata formazione di cristiani anche intellettualmente qualificati e di persone di altre fedi e convinzioni che condividono il progetto formativo dell’Istituto.

     

Sin dall’inizio si darà vita a seminari e corsi di formazione permanente destinati a specifiche categorie di persone e finalizzati a precisi obiettivi, promuovendo forme opportune di sinergia con altri centri accademici di ricerca e formazione.

    • L’offerta iniziale

     

    è rivolta a chi sia in possesso di un diploma universitario di primo ciclo, o abbia ottenuto i 180 crediti formativi previsti nel primo ciclo di studi universitari. I destinatari del secondo ciclo di studi promosso dall’Istituto sono pertanto:

giovani studenti che, al termine del primo ciclo di studi universitari, intendano proseguire la loro specializzazione in una prospettiva interdisciplinare e transdisciplinare allo scopo d’indirizzare i loro studi nell’orizzonte cristiano di una cultura dell’unità, approfondendo al contempo, nell’ottica del dialogo tra le varie discipline, i fondamenti sapienziali ed epistemici della disciplina alla quale si stanno specificamente formando;

giovani professionisti operanti nei vari settori, che intendano effettuare un investimento in capitale umano e in cultura nel senso di cui sopra, utilizzando i congedi per motivi di studio previsti dai contratti di lavoro.

4. Le linee del progetto formativo e del programma di studio

Il progetto formativo dell’Istituto prevede, come priorità, che studio e vita s’incontrino e si fondano armonicamente tra loro, così che si possa accedere sia al sapere scientificamente istruito (ma reso sapienziale dall’innesto nella vita nutrita dal Vangelo) sia all’intensità della sapienza (ma sviluppata dalla ricerca scientifica nelle diverse articolazioni del sapere). S’intende così superare il rischio di un’istruzione che non sia anche – e prima di tutto – formazione integrale della persona.

Per questo motivo il ciclo di studi si articola, inseparabilmente, in momenti fondanti di esperienze di vita nella luce del carisma dell’unità e in lezioni insieme teoretiche e pratiche. I due momenti rimandano l’uno all’altro reciprocamente: le lezioni nascono dagli spazi aperti dall’esperienza di vita di unità e questa acquisisce la sua forza di proposta culturale nel momento, teoretico e pratico, proposto nelle lezioni.

    • Il primo momento si costruisce intorno alle idee forza nelle quali si esprime la cultura dell’unità proposta dall’Opera di Maria e agli strumenti di vita in grazia dei quali esse si traducono nella concretezza dell’esistenza personale e comunitaria.

     

La cultura dell’unità ha al suo cuore l’esperienza della presenza della Verità fra quanti l’accolgono e vivono ed esercitano il pensare in conformità ad essa, in un’autentica convivialità di vita e pensiero, con cuore sincero e intelligenza purificata. Lo ha sapientemente intuito, ad esempio, la filosofia classica e soprattutto lo ha stupendamente illustrato, nella luce della rivelazione cristiana, il racconto fondatore dei discepoli di Emmaus attorno a Gesù risorto: quando la Verità in Persona si dà come concretissimo pane e vino, rivelandosi pienezza e sintesi di pensiero insieme divino e umano. Per raggiungere tale fine è fondamentale, secondo l’esperienza di vita scaturita dal carisma dell’unità:

    • il vivere una Parola di vita, proposta periodicamente;

     

    • la comunicazione delle esperienze nate dalla Parola vissuta;

     

    • un Patto di accoglimento interiore reciproco – patto d’unità –: ciascuno è chiamato a far dono di sé ad ogni altro; in modo particolare, nel contesto dello studio, è chiamato a far dono del proprio pensiero mentre accoglie il pensiero dell’altro;

     

    • la verifica comunitaria del cammino percorso, sia per prendere coscienza del non ancora realizzato sia per gioire insieme del già realizzato.

     

S’intende in tal modo sviluppare quel costante clima di reciproca fiducia, di disponibilità, di ascolto e di fecondo interscambio che deve contrassegnare l’intero percorso formativo. In particolare, le lezioni, al fine di farsi espressione insieme di vita e di pensiero, sono mirate a instaurare un dialogo costante fra docenti e studenti, a valorizzare il personale contributo di questi ultimi nella comune ricerca e a dar vita a un insegnamento a "più voci" da parte dei docenti di varie discipline.

    • Per quanto concerne l’esercizio e la comunicazione delle discipline integrate nel piano di studi, la prospettiva metodologica condivisa e promossa dai docenti è quella della correlazione dinamica delle diverse scienze in un orizzonte sapienziale. Nel rispetto dell’identità e del metodo di ogni disciplina si muove dalla convinzione che lo statuto epistemico di ogni scienza non riguarda soltanto le condizioni "interne" per un suo corretto attuarsi, ma anche quelle "relazionali" relative al rapporto di essa con le altre forme del sapere che esprimono ciascuna qualcosa della persona e attingono ciascuna, per la sua parte, qualcosa della verità.

     

La finalità

Come ha sottolineato Benedetto XVI, la grande sfida per le Università d’ispirazione cristiana è infatti oggi quella di "fare scienza nell’orizzonte di una razionalità vera, diversa da quella ampiamente dominante, secondo una ragione aperta alla questione della verità e ai grandi valori iscritti nell’essere stesso, aperta quindi al trascendente, a Dio", riscoprendo "l’intrinseca unità che collega i diversi rami del sapere".

    • Concretamente, il ciclo di studi del biennio si articola su due livelli:

     

      • insegnamenti comuni e obbligatori per tutti i partecipanti, di natura prevalentemente teologico-filosofica ed etico-antropologica, volti a offrire un approfondimento robusto e ampio dei fondamenti e delle espressioni portanti di una cultura dell’unità;

       

      • insegnamenti specifici relativi ai due indirizzi inizialmente proposti quali declinazioni della cultura dell’unità: l’indirizzo epistemologico-teoretico (teologico-filosofico) e l’indirizzo di scienze sociali (in particolare, economico-politico).

       

Sono inoltre accettate domande di dottorato in "Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità" che afferiscano specificamente a uno dei seguenti insegnamenti fondamentali: Teologia sistematica, Filosofia della persona, Filosofia politica, Economia politica, Epistemologia e cosmologia, oppure a un oggetto di ricerca trasversale a due o più di essi. Si prevede la possibilità, attraverso specifici protocolli d’intesa, di dottorati congiunti o duali nei medesimi insegnamenti con istituzioni accademiche abilitate al conseguimento del titolo.

Al fine di attivare nell’Istituto un adeguato fondamento culturale per la ricerca, l’insegnamento e il dialogo interdisciplinare, sono istituite nella Sede centrale le seguenti Cattedre da ricoprire con Docenti stabili:

    • Teologia sistematica

     

    • Filosofia della persona

     

    • Filosofia politica

     

    • Economia politica

     

    • Epistemologia e cosmologia

     

    Alle suddette cattedre corrispondono i rispettivi dipartimenti con i seguenti insegnamenti fondamentali:

      • Teologia sistematica

       

      • Filosofia della persona

       

      • Filosofia politica

       

      • Economia politica

       

      • Epistemologia e cosmologia

       

      : Statuto e metodo della razionalità scientifica moderna, L’uomo e il cosmo, Logica e fondamenti di matematica

      Parte integrante dell’itinerario proposto è la presentazione di progetti di vita e azione sociale coerenti con la proposta culturale offerta, mediante incontri e stages presso realizzazioni promosse dall’Opera di Maria e già in atto in vari ambiti: economico, politico, pedagogico, ecc..

      Nell’intento di mantenere vivo e concreto un respiro universale, si promuoveranno contatti con la variegata realtà delle esperienze spirituali e culturali fiorite lungo il corso dei secoli nella vita della Chiesa e, in particolare, coi Movimenti e le Comunità ecclesiali contemporanei e ci si porrà in dialogo cordiale e rispettoso con le molteplici tradizioni cristiane, le religioni e le differenti visioni del mondo.

      5. La sede centrale, il corpo docente, le risorse finanziarie

        • un congruo numero di professori incaricati ad tempus, anch’essi forniti dei necessari titoli, chiamati a svolgere i diversi altri corsi;

         

        • una serie di visiting professors, incardinati stabilmente presso altre istituzioni universitarie, di riconosciuta competenza e intimamente solidali con le prospettive di fondo perseguite dall’Istituto;

         

        • un gruppo di assistenti, scelti tra giovani studiosi nelle varie discipline accademicamente qualificati, in vista di una loro ulteriore formazione ed esercitazione nell’arte dell’insegnamento secondo lo spirito dell’Istituto.

         

        • Allo scopo di provvedere i mezzi finanziari e patrimoniali necessari a dotare l’Istituto delle risorse per il suo ordinario funzionamento e per un suo progressivo incremento, si è dato vita a una Fondazione finalizzata ad attivare iniziative di fundraising e a gestire le risorse a disposizione dell’Istituto. A tale scopo, elemento qualificante e concreto è lo stretto legame ideale e culturale dell’Istituto con il progetto dell’"Economia di Comunione" nato e sviluppatosi in questi anni per impulso del carisma dell’unità.

         

      • La sede centrale dell’Istituto, al fine di realizzare le sue specifiche caratteristiche e finalità, si colloca nella cittadella internazionale di Loppiano. L’Istituto può così giovarsi sin d’ora di un’adeguata sistemazione logistica nei locali originariamente previsti per l’Istituto Mystici Corporis. Altre sedi locali, in organica e dinamica connessione con la sede pilota, si potranno prevedere col tempo, e secondo specifici obiettivi di studio, in altre cittadelle espressioni dell’Opera di Maria nei diversi Continenti.

       

      • Il corpo docente prevede un gruppo iniziale di professori stabili forniti dei necessari titoli accademici, chiamati ad animare l’attività di ricerca e d’insegnamento svolta nell’Istituto in rapporto agli insegnamenti fondamentali. Al corpo docente dei professori stabili si affiancano:

       

      : Politica economica, Organizzazione e management, Economia delle scelte pubbliche: Teoria politica, Democrazia e partecipazione, Politica e Diritto delle comunità internazionali: Filosofia dell’essere, Filosofia della conoscenza, Etica fondamentale: Teologia biblica, Teologia fondamentale e delle religioni, Ecclesiologia ed ecumenismo

di tale prospettiva è approdare a una conoscenza unitaria e dinamicamente articolata della realtà, presentandosi come uno spazio relazionale dove ogni sapere, aprendosi con il proprio metodo e i propri contenuti agli altri saperi, può più adeguatamente esprimersi e offrire il proprio contributo al progetto comune. Essa può così tendere verso una visione nuova e unitaria della realtà stessa, alimentando un autentico dialogo e una libera cooperazione tra le varie discipline e operando con una razionalità illuminata da quella Sapienza da cui scaturisce e verso cui tende ogni autentica ricerca della verità. : perché è soprattutto nell’evento cristiano che affondano le radici culturali dell’Occidente ed è soltanto a partire da esse che si possono illuminare, dell’odierna crisi epocale e collettiva, sia le cause sia il cammino che può favorire un suo esito positivo. A tal fine, occorre calarsi nelle sfide della modernità e della postmodernità in fedeltà creativa alla luce e al vigore culturale che scaturiscono dal Vangelo di Gesù crocifisso e risorto e in ascolto degli impulsi che lo Spirito Santo dispensa di tempo in tempo alla Chiesa per illuminarne e rinvigorirne l’attuazione. Diventa così possibile superare una fase semplicemente difensiva in una direzione profeticamente propositiva, nel riconoscimento del buono già maturato e in un’attenzione determinata alle altre culture, senza confondere l’apertura dialogica sincera con un fallace sincretismo.

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