L’intramontabile talento di Valentino Rossi

Il "dottore" torna a vincere nel Motomondiale, trionfando sulla pista di Misano intitolata a Marco Simoncelli: forse era tutto scritto…
Valentino Rossi vince il Gran Premio di San Marino 2014

In equilibrio sul posteriore, alla bandiera a scacchi, per festeggiare da par suo. In ginocchio, sul palco premiazioni, per ringraziare e abbracciare idealmente la marea umana di Misano. Con gli occhiali scuri, sul podio, per proteggersi dal sole e – probabilmente – nascondere l’emozione. Non è tipo da lacrimoni, Valentino Rossi, ma le note dell’inno di Mameli che risuonavano all’interno del circuito intitolato al suo grande amico Marco Simoncelli avranno commosso anche lui.

È tornato a vincere, il fenomeno di Tavullia, e lo ha fatto davanti al pubblico di casa, letteralmente ai suoi piedi. Sapeva di potersela giocare, dopo il terzo posto nelle prove, su di una pista particolarmente adatta alle Yamaha (si arrivava dal tris consecutivo di Jorge Lorenzo) e – fatto più unico che raro in stagione – con la Honda di Marc Márquez non certo dominante. È stato chirurgico, Valentino, scattato alle spalle del compagno di squadra e subito in lotta col campione del mondo in carica: una rapida serie di sorpassi e controsorpassi prima di infilare Lorenzo e mettere in piedi la fuga a due. Sulla scivolata di Márquez, a 19 giri dal termine, c’è lo zampino del Dottore, che ha costretto il funambolo iberico a dannarsi l’anima per rimanergli in scia: da quel momento in poi, è stata una cavalcata solitaria per il pilota marchigiano, perché Lorenzo non ha mai dato l’impressione di poterlo impensierire.

Così, Valentino Rossi riscrive ancora una volta i record suoi e di questo sport, sul gradino più alto del podio a oltre un anno di distanza dall’ultima volta (Assen 2013) e addirittura 18 anni dopo il primo successo nel Motomondiale velocità, in 125. Centosette le vittorie in 307 Gran premi disputati, con 192 podi e 5.012 punti conquistati. A 35 anni suonati, l’entusiasmo del pesarese – unico pilota ad aver vinto il titolo in quattro classi differenti  – è quello di un ragazzino. Difficilmente arriverà il decimo trionfo iridato, con le primavere che passano e un Márquez destinato a dominare la scena per lungo tempo, ma la storia e i primati parlano da soli. Forse il successo di ieri era scritto da qualche parte: e il “Sic”, da lassù, avrà certamente apprezzato.

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