L’interiorità dilatata. Conoscenza personale, comprensione e reciprocità

La conoscenza personale è il "buco nero" dell' antropologia. Nonostante le grandi conquiste del pensiero e della scienza contemporanea è ancora un punto da conquistare nella riflessione e nei rapporti interpersonali. Non è semplicemente un processo gnoseologico, ma un atto ermeneutico in cui l' "apertura" della persona è la base per comunicare con l'altra persona e darle la possibilità di riconoscerla e di riconoscersi. Muovendosi in questa prospettiva l'articolo cerca di indagare sul tema della conoscenza antropologica passando attraverso la comprensione dell'altro, come accoglienza e "appropriazione espropriante" e della reciprocità, che è «il nome nuovo della relazione interpersonale». Alla luce di questa categoria antropologica è possibile recuperare la potenzialità della relazione antropologica come "interiorità dilatata", che coniughi soggettività e intersoggettività, vita di pensiero personale e comunione degli spiriti nel circuito del pensare-con altri. In ultima analisi un'interiorità dilatata e vissuta fino alle sue ultime conseguenze è già l'anticipo di una "reciprocità realizzata".

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