L’interazione tra media, sistemi politici e società

L'interazione tra media
 Seminario di Comunicazione politica

 

Una esplorazione approfondita di una serie di siti web sotto la lente di ingrandimento della comunicazione politica. Questo il filo rosso del Seminario di ricerca del II anno allo IUS – indirizzo politico, e che si chiuderà a metà gennaio.

Il lavoro richiesto agli studenti consiste nell’analisi di un sito, scelto tra i tanti che li possono interessare, in cui venga in particolare rilievo lo scambio e il confronto di contenuti di interesse pubblico, tra media, sistema politico e cittadini elettori.

Com’è noto, il rapporto tra sistemi politici e comunicativi è uno dei fattori che più caratterizza la vita delle nostre democrazie, che nei media trovano un cruciale fattore di consolidamento. Il Seminario intende affrontare in particolare la Rete e il suo spazio pubblico, e attrezzare i partecipanti a riconoscere strategie comunicative ed effetti dei new media su partecipazione e voto, fenomeni più recenti come il social networking nelle azioni di protesta della “primavera araba” e degli indignados, ma anche meno recenti come la “spirale del silenzio”: in sostanza, criticità e potenzialità.

Nel corso di tre mesi, la “navigazione” in aula, ogni volta sotto la guida di uno studente, ha attraversato pagine web molto diverse, dando modo di avvicinarsi a partiti e istituzioni politiche – in Belgio come in Slovacchia -, a movimenti e organizzazioni della società civile – in Brasile come in Giordania -, ad agenzie culturali ed esperienze di cittadinanza – in Tailandia come in Bolivia -.

“Ogni sessione evidenzia strumenti e tecniche, non solo sotto il profilo dell’informazione, ma anche per una partecipazione effettiva ai processi di elaborazione, di decisione e di valutazione dei fatti politici” – così Daniela Ropelato, docente di scienza politica. Scontato fare riferimento ai movimenti grassroots che la Rete ha visto crescere negli USA in occasione delle ultime campagne presidenziali. Ma anche altrove la società civile ha trovato sul web un acceleratore per acquisire visibilità e peso politico, introducendo nuove sfide e nuove risorse: partiti, movimenti e gruppi sociali.

Uno dei casi presi in esame, ad esempio, è un giovane partito della Slovacchia, che nel giro di 15 mesi è riuscito ad accreditarsi in Parlamento come terza forza politica del Paese, anche attraverso una forte campagna su Internet che ha favorito un intenso scambio tra i leader e gli elettori. "Mi è più chiara l’importanza degli strumenti della comunicazione per un effettivo processo democratico che incida nel sociale", sottolinea Daniel Beniamino, studente brasiliano che viene da una forte esperienza di impegno in un diffuso movimento sociale.

Col Seminario di comunicazione politica, Sophia si apre all’analisi in un settore nuovo e sempre più rilevante per qualificare la partecipazione politica e per promuovere e sostenere comunità aperte e libere.

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