L’inizio di una nuova era?
Di fronte al profondo cambio d’epoca in corso – denso di incertezze, conflitti, terrorismo, disastri ambientali, populismi, paure, protezionismi, muri – immaginare che gli Stati possano non solo firmare una tregua, ma vivere l’uno in funzione del bene dell’altro potrebbe essere una ingenua utopia. Proprio quest’epoca, al contrario, ha estremo bisogno di visione politica per capire, per sperare, per avanzare. Non si tratta di promettere un futuro tranquillizzante, ma di accompagnare la ricerca faticosa di portare le relazioni internazionali a un livello più alto rispetto all’essere solo commerciali, economiche, giuridiche, tecnologiche. E questo livello più alto – “inizio di una nuova era” – è l’amore scambievole tra i popoli.