L’industriale
Il ritratto della nostra crisi economica firmato da un veterano del cinema italiano
Giuliano Montaldo, classe 1930, vecchia volpe illustre del cinema italiano, ritrae la nostra crisi economica, affidandola a due bravi interpreti (Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini), coppia di un famiglia industriale della Padania minacciata nella sopravvivenza appunto dalla crisi.
Dissesto finanziario e familiare alla fine procedono insieme e la coppia già unita prova la corrosione della gelosia. Nello stesso tempo, il giovane erede dell’industria (Favino) scopre l’aridità reale del mondo economico, la sua doppiezza e amoralità.
Montaldo tratteggia lucidamente, al di là di ogni buonismo, la glacialità di questo sistema, coperto da tante apparenti buone intenzioni, capace di distorcere la vita delle persone senza rimpianti. Lo sguardo conclusivo non è consolatorio né speranzoso, ma dolorosamente freddo, come la fotografia monocromatica e livida di Arnaldo Catinari.
Montaldo tratteggia lucidamente, al di là di ogni buonismo, la glacialità di questo sistema, coperto da tante apparenti buone intenzioni, capace di distorcere la vita delle persone senza rimpianti. Lo sguardo conclusivo non è consolatorio né speranzoso, ma dolorosamente freddo, come la fotografia monocromatica e livida di Arnaldo Catinari.