L’indebitamento senza ritorno delle famiglie, un fenomeno sommerso da debellare

Un contributo del cardinale Enrico Feroci sul libro “Liberi dal debito. Cause e rimedi di un fenomeno sommerso” edito da Città Nuova. Il lavoro importante dei due autori, Michela Di Trani e Maurizio Fiasco, che permette di fare luce su una realtà poco dibattuta pubblicamente ma che incide pesantemente sulla vita delle persone.  Dati inquietanti che fanno pensare: ogni anno circa 130.000 famiglie subiscono l'esecuzione giudiziaria delle loro abitazioni perché non riescono a pagare la rata del mutuo. Il ruolo nefasto dell’azzardo di massa incentivato dalla legislazione vigente
Roma periferie ANSA/ANGELO CARCONI

Il libro “Liberi dal debito” ha come sottotitolo “cause e rimedi di un fenomeno sommerso” e si propone due obiettivi che ritengo raggiunti: il primo, quello di presentare una conoscenza scientifica del problema. Parliamo non solo per sentito dire, ma con cognizione profonda di una realtà, sommersa ma presente in maniera devastante nella nostra società. Il secondo è quello di dare un aiuto alle persone che cadono in questa problematica.

Il libro è pubblicato da Città Nuova. Ringrazio questa casa editrice perché dando voce alle persone che sono impegnato per l’azzardopatia, ha dimostrato sensibilità sociale, umana e direi anche religiosa.

La domanda che ci facciamo è: perché noi ci impegniamo su questo fronte? E’ la stessa domanda che si facevano i responsabili delle fondazioni antiusura tanti anni fa. Che c’entra il fenomeno dell’azzardo con l’usura?

La prima risposta ci viene da questa motivazione: è per fronteggiare. l’esclusione sociale per indebitamento, senza ritorno, delle famiglie

Le fondazioni nel trattare i tassi di indebitamento e usura hanno scoperto che molte volte lo stravolgimento della vita e il superindebitamento era frutto di una dipendenza dal “gioco” …. per questo ci sono affacciate al problema …. sono stati interrogati psicologi ….. per sapere se c’era possibilità di guarire dalla dipendenza dal gioco …. si sono rese conto che il percorso sarebbe stato lungo e avrebbe dovuto coinvolgere anche i familiari, che diventano anche loro vittime. E’ nata la necessità di un impegno per evitare che distruzione delle persone e delle famiglie, per fronteggiare l’esclusione sociale.

Nel libro il professor Fiasco porta un esempio sconcertante. Ci dice che ogni anno circa 130.000 famiglie subiscono l’esecuzione giudiziaria delle loro abitazioni perché non riescono a pagare la rata del mutuo. La conseguenza – avviene oggi – è che l’abitazione viene messa all’asta, ma sulle spalle della famiglia rimane il peso del debito residuo che deve essere eliminato da chi lo ha sottoscritto. Come fare? Dove rifugiarsi? All’azzardo, al prestito usuraio? Ecco il perché ci impegniamo, per non lasciare che tante famiglie vadano alla deriva.

I tecnici dicono che le famiglie in stato di povertà irreversibile oggi sono 2.200.000.  Tradotto in realtà individuale sono 5.600.000 persone che sono in questa situazione. Tutto questo comporta una stagnazione e conduce verso una recessione del sistema Paese.

Quindi il libro vuole svelare le insidie che portano alla povertà e secondo spingere le istituzioni a compiere riforme strutturali per far uscire tante famiglie da questa situazione.

Il Cartello “Insieme contro l’azzardo” voluto dalla Consulta delle fondazioni, desiderava dare il via ad un percorso sistematico di denuncia …. tutto questo immettere effetti distorsivi sulla salute dei cittadini, dell’economia e delle finanze dello Stato.

Pensiamo solamente che l’anno scorso,2023, intorno all’azzardo ci sono girati 135 miliardi di euro e le previsioni ci portano a pensare che si supererà i 150 miliardi. Le persone che dipendono dall’azzardo sono 1.200.000.  Ora questo fenomeno non può lasciarci indifferenti e io ringrazio di cuore per l’impegno, la tenacia, la forza del professor Fiasco e la lucidità, e la chiarezza della dottoressa di Trani nel metere in evidenza l’impegno delle fondazioni, della Consulta antiusura.

Aggiungo, per conoscenza diretta, l’impegno delle Caritas ( in particolare quella di Roma) sul “gioco” d’azzardo: attività speculativa di grandi società concessionarie che incorpora nel progetto industriale l’estremo sfruttamento delle fragilità sociali e psicologiche delle persone. La dipendenza dal “gioco” è indotta, mantenuta, favorita dal tessuto sociale al quale si appartiene. La ludopatia non è presente solo nel giocatore ma è latente nella società a cui l’individuo appartiene, la nostra società italiana.

Credo sia giusto e necessario alzare un grido di dolore. Inoltre due mostri si stanno affacciando all’orizzonte : il primo è l’inflazione; l’altro il costo del denaro. Abbiamo l’obbligo di parlare del netto peggioramento del debito dello Stato, salito a 2859 miliardi di euro.

Ricordo le parole di Papa Francesco che diceva ai volontari delle fondazioni antiusura, le quali possono andare avanti soprattutto perché ci sono tantissimi volontari che hanno compreso quale è il vero patrimonio da difendere per il bene della società e per la difesa di tanti nostri fratelli. Diceva Papa Francesco: «Il vostro servizio vi chiede di essere uomini e donne di incontro. Per le istituzioni siete stimolo ad assicurare risposte concrete a chi è disorientato, a volte disperato. Per gli stessi usurai potete essere richiamo al senso di umanità e di giustizia». Vogliamo esserlo. Queste parole possiamo anche rivolgerle a tutti coloro che sulla pelle dei deboli fanno affari.

Una nota di merito riguarda, infine, i due autori del testo. Sento di ringraziare pubblicamente, in maniera sincera, il professor Maurizio Fiasco, perché per me è stato colui che mi ha fatto scoprire il fenomeno nascosto, sotterraneo, terribile, sconcertante dell’azzardo. E mi ha fatto porre tanti interrogativi. Innanzitutto sul perché io non me ne fossi mai reso conto, secondo perché la nostra società (e chi è preposto a governarla) non riesce a comprendere le conseguenze devastanti di tale fenomeno e la minaccia che ricadrà sulle future generazioni. Maurizio Fiasco è stato definito da Gian Antonio Stella “il sociologo nemico acerrimo dell’azzardo premiato da Mattarella“. Io, più che definirlo un nemico acerrimo dell’azzardo, vorrei definirlo come una persona attenta e sensibile davanti al dolore, alla sofferenza di tanti cittadini italiani che proprio attraverso l’azzardo perdono la dignità, perdono i loro beni, perdono la speranza.

Un notevole contributo del libro è quello offerto da Michela di Trani, la portavoce della “Consulta Nazionale Antiusura”. Questa Consulta è stata voluta da personaggi di grandissimo spessore etico e spirituale dopo che le prime Fondazione antiusura erano state messe in campo (ricordo Padre Massimo Rastrelli a Napoli, don Alberto D’Urso a Bari, don Luigi di Liegro a Roma). Nel 2012 hanno dato vita al Cartello “Insieme contro l’azzardo”

Grazie quindi alla dottoressa Di Trani che ci aiuta a capire il fenomeno e a farci comprendere quanto lavoro c’è dietro le Fondazioni e soprattutto dietro la Consulta voluta, caldeggiata, portata avanti da don Alberto D’Urso, che ora ci guarda dall’alto.

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