L’incontro tra arte e moda
Da sempre l’arte ha ispirato la moda. Una linea sottile divide i due universi: ci sono stilisti che creano vere e proprie opere d’arte, abiti fatti di vetro, di cristalli, di pneumatici, abiti che si possono indossare o solamente ammirare.
Lo stilista viene ispirato da un colore, da un tessuto o un paesaggio, immagina e crea, cercando di raccontarsi attraverso i propri vestiti. Ci sono stilisti che per la lavorazione dei propri abiti prendono spunto dalle avanguardie del passato, altri che con i grandi artisti hanno istaurato delle vere e proprie amicizie, intrecciando così definitivamente il modo dell’arte con quello della moda.
Elsa Schiaparelli, stilista italiana degli anni ’20, rifiutava i metodi tradizionali dell’alta moda, conosceva e frequentava gli artisti dell’avanguardia dadaista e surrealista e dagli stessi sarà influenzata. La sua moda si modifica quando entra in contatto con due grandi espressionisti, Dalì e Cocteau: sui loro disegni, la stilista, da vita a nuove creazione, mai viste prima, con lei l’abito diventa una vera e propria opera d’arte da indossare.
Le collezioni di Dior, sono intrise invece di pittura impressionista, la donna torna ad essere romantica e sinuosa, gonne gonfie e lunghe fino al polpaccio, come quelle portate dalle donne di “colazione sull’erba” di Claude Monet, i vestiti pieni dei colori e dei fiori di Renoir, la grazia e l’eleganza delle ballerine di Degas, il dialogo tra arte e moda è continuo.
Yves Saint Laurent si ispira invece alla geometria di Piet Mondrian. Lo stilista, riferendosi ai quadri del pittore norvegese, li trasforma in vestiti. L’astrattismo di Mondrian, attira l’attenzione del grande stilista, che suddivide i suoi abiti per blocchi di colore e linee geometriche, fino a raggiungere un’armonia e un equilibrio nuovo.
Insomma disegnare vestiti è da sempre un’arte e come nel passato i grandi artisti hanno ispirato il mondo della moda, ancora oggi, il dialogo tra arte e stile rimane essenziale.