L’importanza dell’ombrello

 Il lunedì mattina, lo gnomo Sambuco aprì gli occhi e guardò in su...
L'importanza dell'ombrello "Illustrazione Eleonora Moretti".

 Il lunedì mattina, lo gnomo Sambuco aprì gli occhi e guardò in su: «Com’è grigio il cielo, oggi! – disse –. Meglio continuare a dormire». E così dormì tutto il giorno.

Il lunedì mattina, la lumaca Pierina aprì gli occhi e guardò in su: «Com’è azzurro il cielo, oggi! – disse –. Chi dorme non piglia trifogli!». E così si alzò di buon’ora. 

Il martedì mattina, lo gnomo Sambuco aprì gli occhi e guardò in su: «Com’è grigio il cielo, oggi! – disse –. Non vien voglia di far niente!» E così non fece niente tutto il giorno.

Il martedì mattina, la lumaca Pierina aprì gli occhi e guardò in su: «Com’è azzurro il cielo, oggi! – disse –. Vien voglia di fare un sacco di cose». E così quel giorno fece un sacco di cose.

 

Il mercoledì mattina, lo gnomo Sambuco aprì gli occhi e guardò in su: «Com’è grigio il cielo, oggi! – disse –. Mette tristezza». E così fu triste tutto il giorno. 

Il mercoledì mattina, la lumaca Pierina aprì gli occhi e guardò in su: «Com’è azzurro il cielo, oggi! – disse –. Mette allegria». E così fu allegra tutto il giorno.

Il giovedì mattina, lo gnomo Sambuco aprì gli occhi… e vide la lumaca Pierina che passava di lì.

«Salve, bella giornata, vero?», gli disse la lumaca.

«Bella giornata?! Ma se son tre giorni che il cielo è grigio!».

«Grigio? Te lo faccio vedere io se è grigio!», esclamò Pierina.

 

Per fortuna la lumaca non aveva ancora fatto colazione, perciò aveva una gran fame. Salì sul fungo sotto il quale viveva lo gnomo e incominciò a rosicchiarne con foga il cappello finché, guardando in su, lo gnomo non vide più il disotto del fungo, che era tutto il suo piccolo “cielo”, ma vide il cielo vero: azzurro, luminoso, limpido, immenso, allegro. 

«Grazie! – disse lo gnomo abbracciando la lumaca –. Tu mi hai cambiato la vita!».

«Eh sì, la vita cambia… secondo l’ombrello sotto cui si vive!», commentò la lumaca e aggiunse: «Ci sono molti tra gli umani che vivono sotto il loro piccolo fungo, senza vedere il cielo, gli altri, la vita… chi lo rosicchierà per loro?».     

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