L’idea del più forte
Coglierei subito questa occasione per approfondire la comunicazione in famiglia, spesso per necessità centrata sulle tante cose da fare, dando maggiore importanza alla relazione con vostro figlio e alle risonanze interiori di ciò che vive a scuola. Questo è il primo angolo di mondo dove, senza la copertura del genitore, è necessario sapersi conquistare rapporti di stima reciproca, facendosi rispettare e rispettando gli altri.
Ciò non è facile. Lo aiuterete cercando di fare da contenitore delle sue ansie, facendogli cogliere che la diversità è un valore e che l’uguaglianza non è appiattirsi sull’altro, ma valorizzare la dignità di ciascuno. I ragazzi, specie nella prima fase dell’adolescenza, sono alla ricerca della propria identità e temono il confronto tra quello che si sentono e ciò che vorrebbero essere. Se si ha bisogno di schiacciare i compagni per affermarsi, in realtà si è particolarmente vulnerabili. E in un mondo fatto di apparenze, un paio di scarpe di marca diventano determinanti per sentirsi “qualcuno” del gruppo.
Come genitori siamo chiamati ad affiancarci ai nostri figli e alimentare in loro la fiducia e la sicurezza in sé stessi, anche testimoniando con la nostra vita di non cadere nelle trappole del consumismo, perché trovino il coraggio di esprimere la propria personalità e originalità, senza assumere comportamenti stereotipati.
Ancora può essere utile accogliere a casa qualche compagno di classe, intrattenersi coi loro genitori, parlare con gli insegnanti, perché oltre che in famiglia, anche in classe si affrontino tematiche che aiutano i ragazzi a integrarsi e socializzare. È importante allargare le vedute sul valore culturale della diversità e sulla solidarietà verso tanta gente in condizioni sfortunate. Soprattutto far scoprire ai ragazzi il senso della vita: non è troppo impegnativo e rendere felici gli altri, rende felici anche sé stessi.
spaziofamiglia@cittanuova.it