L’iconografia mariana nella scultura di Pietrogrande
A Milano, nell'Oratorio della Passione attiguo alla basilica di Sant’Ambrogio, sono state esposte le opere di ispirazione religiosa dell'artista
“Vergine Madre – l’iconografia mariana nella scultura di Benedetto Pietrogrande” è stato il tema della mostra che Benedetto Pietrogrande ha offerto ad un pubblico attento e numeroso a Milano. “Vergine Madre figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’eterno consiglio…”, il titolo della mostra ben riecheggia i sublimi versi di Dante nel Canto del Paradiso.
All’interno della produzione del Pietrtogrande le opere di ispirazione religiosa occupano una posizione rilevante. Sono molte infatti le sculture collocate in spazi urbani e in edifici religiosi in Italia e all’estero. E fra i soggetti affrontati rivestono particolare importanza le raffigurazioni della Madre di Dio, rappresentata frequentemente nel corso degli anni con diverse declinazioni di linguaggio e con varietà di formule e materiali, ma resa sempre con estrema sensibilità e attenzione al mistero della Vergine, in una tensione creativa che si sforza di coniugare originalità espressiva con un autentico sentimento interiore che rifugge da cliché figurativi devozionali.
Nel mese dedicato a Maria, Benedetto Pietrogrande ha voluto donare in visione, presso l’Oratorio della Passione attiguo alla Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, per la prima volta alcune fra le più significative sculture dedicate alla Madonna: in buona parte gessi originali modellati dall’artista e utilizzati per lo sviluppo di opere, spesso monumentali, realizzate prevalentemente in bronzo, ma anche in legno e marmo. Come la statua della N.S. di Fatima realizzata per la nuova chiesa della Trinità, presso il santuario mariano del Portogallo, del gruppo scultoreo Maria Madre della Chiesa a Castelgandolfo, e di Maria “Rivestita della Parola” collocata presso il Centro congressi a Trento.
Vi è stato collocato pure il modello tutto tondo a grandezza naturale di Maria Madre di Dio situato nella chiesa omonima di Romano Lombardo. E tante altre composizioni a bassorilievo ispirate a diversi spetti dell’iconografia mariana come l’Annunciazione, la Pietà, Maria Desolata. A completare la bellissima esposizione vi erano alcune formelle di piccole dimensioni in terracotta e ceramica nelle quali l’artista tratteggia episodi della vita della Vergine, come la natività, la fuga in Egitto, la famiglia di Nazareth, fino alle stazioni della Via Crucis, altro tema più volte toccato dal Pietrogrande con molteplici realizzazioni bronzee, in ceramica e con la tecnica della vetrata.
Visitare questa mostra è stare in compagnia della Madre di Cristo, cogliendone ora i suoi risvolti più umani, ora i risvolti più materni. Nella solitudine di una serata tersa ha significato trascorrere un po’ di tempo con Lei, la Madre, che Pietrogrande ha posto come corona della sua esperienza personale, e che trasmette a chiunque vi si accosti con lo sguardo.