Il libro? Te lo leggo a domicilio
Il numero di libri letti in Italia è in continua diminuzione. Pochi i lettori, ancor meno nei piccoli centri, dove spesso le biblioteche non esistono più mentre le librerie scarseggiano anche nelle grandi città.
Eppure a Ollolai, paese di 1.200 anime del nuorese, c’è chi ha deciso di invertire la tendenza. L’assessorato alla cultura del comune barbaricino ha dato incarico a un’operatrice culturale, Stefania Corona, di essere la «biblioteca» a domicilio degli anziani.
Grazie al progetto «Ti leggo un libro», la giovane operatrice culturale, su richiesta degli anziani del paese, si reca in casa loro per leggere un libro: un modo per fare compagnia alla maggioranza della popolazione ollaese (gli anziani appunto), per diffondere cultura e creare relazioni.
Il risultato da questi primi tempi di attività del progetto è che finita l’ora di lettura gli anziani di Ollolai non vedono l’ora che arrivi il prossimo appuntamento.
Secondo l’amministrazione comunale la biblioteca è il fulcro dell’azione culturale di un piccolo centro come Ollolai: da circa un anno e mezzo la sede è stata trasferita nella piazza principale del paese, permettendo così di accrescere il numero degli utenti, specie giovani. Per ampliare l’offerta, di concerto con l’assessore ai servizi sociali e agli assistenti sociali, è stata coinvolta anche la Pro Loco e così è nata l’iniziativa.
Un’idea semplice che riporta alla memoria le immagini della famiglia radunata attorno al focolare domestico a sentire i racconti degli anziani.
Quanto poi alla tipologia dei testi richiesti dagli anziani per la lettura, la maggior parte è legata a quelli sulla storia e la cultura sarda, alla quale evidentemente i fruitori del servizio sono particolarmente legati.
La biblioteca è frequentata quotidianamente da bambini e ragazzi di tutte le età, mentre grazie al progetto «Ti leggo un libro», il numero degli utenti è notevolmente cresciuto, permettendo così di variare anche l’età dei fruitori del servizio: non più e non solo giovani ma anche anziani del paese.
Quanto alla validità del progetto gli attestati sono stati e continuano ad essere numerosi. Tra i tanti anche quello di Massimo Bray, ex ministro alla Cultura con il governo Letta e direttore editoriale dell’Istituto della enciclopedia italiana fondato da Giovanni Treccani, che su Facebook ha definito l’iniziativa del comune di Ollolai «tra gli esempi più belli di realizzazione concreta del valore della cultura».
Per l’amministrazione comunale e per Stefania Corona forse un clamore inaspettato, proprio come accade quando si lavora per il bene comune.
Questo articolo è parte della “Settimana delle good news”, promossa ogni ano da Città Nuoea