Il lavoro propone uno sguardo fiducioso al futuro del Diritto, utilizzando come punto di osservazione la memoria del Concilio Vaticano II e la tradizione che su di esso si sviluppa fino ad arrivare, attraverso un viaggio utopico, alle ultime proposte di riforma da parte di papa Francesco, in particolare con la sua programmatica enciclica Evangelii Gaudium. Tale visione utopica consente di scrutare e di interpretare il Diritto per individuare strade percorribili dalla Chiesa affinché, proprio grazie alle categorie del Diritto, essa possa perseguire lo scopo di proporre una risposta al male secondo giustizia. Lo studio riguarda la natura stessa della Chiesa, nella quale troviamo un accenno ai caratteri del Diritto Canonico come progetto regolatorio ideale verso un oltre utopico. In tal senso la sentenza e la pena possono essere concepite non solo come mero atto di autorità, calata dall’alto o dogmaticamente conforme a leggi o precetti, ma come ulteriore possibilità di istanze dinamiche, aperte, generative.