Libertà di sbagliare e costruzione dell’autostima
«In una società complessa come la nostra il problema principale di ogni bambino e ragazzo è quello di sentirsi amato, desiderato, insomma di avvertire che è valsa la pena nascere. Purtroppo, però, questo non avviene spesso. I giornali e le televisioni sono pieni di notizie che parlano di tristezza, morte, guerra, insomma di una umanità che agogna ed è fallita. Se la depressione è purtroppo di gran lunga la prima malattia d’Europa, significa che la vita è diventata più faticosa e che spesso non ci si sente all’altezza della complessità che occorre vivere». Lo scrive lo psicologo dell’età evolutiva Ezio Aceti nell’inserto educatori allegato al giornalino Big di novembre che ha come tema principale l’autostima. «I bambini spesso vengono esaltati nelle prestazioni ove primeggiano e sono al top, con incoraggiamenti esagerati, e di contro – continua Aceti – vengono puniti o ridicolizzati quando perdono o sbagliano». Questi comportamenti minacciano la loro autostima e li portano a credere di valere poco.
Molto spesso – avverte l’insegnante e formatrice Patrizia Bertoncello nell’inserto educatori del giornalino Big, realizzato con il contributo della Fondazione Vincenzo Casillo –, «i bambini con bassa autostima che incontriamo nelle nostre classi hanno fatto esperienze tali da aver interiorizzato che “non sono degni d’amore“. Può trattarsi di episodi continuativi in cui non hanno sperimentato l’affetto, oppure di trascuratezza in famiglie problematiche o anche di esperienze in famiglie dove l’affetto non viene espresso in modo caldo e accogliente. Può anche accadere che alcune realtà vissute non siano state metabolizzate in maniera adeguata (magari c’è una distorsione dovuta a gelosie verso i fratelli, oppure a genitori poco presenti poiché molto impegnati sul lavoro) che fanno pensare al bambino di essere sbagliato o di non meritare affetto. Questi bambini sono portati ad attribuire le cause di ciò che accade intorno a loro a sé stessi».
È invece importante, sottolinea Bertoncello, «che ogni bambino abbia l’opportunità di fare molte esperienze positive di efficacia, e che i suoi successi o talenti gli vengano esplicitamente riconosciuti dagli educatori. Ogni bambino deve potersi sentire capace di fare, avere il senso di competenza. Al tempo stesso deve essere “libero” di sbagliare, cioè deve sperimentare e sapere che, se sbaglia, ha cercato comunque di impegnarsi e di fare del suo meglio. Sbagliare e ricominciare fanno parte del gioco della vita, anche per gli adulti».
Nel giornalino Big il tema dell’autostima vede come primo protagonista il cagnolino Woff, impegnato in una gara di caccia al tartufo. Il simpatico animale non li conosce, ma è bravissimo a riconoscere l’odore delle salsicce e grazie al suo talento fa ritrovare un bambino scomparso!
Come dimostrato da Woff, ognuno ha il suo talento, nel mondo umano e in quello animale. I cani, ad esempio, hanno tante qualità: ci sono quelli di salvataggio, quelli che cercano persone tra le macerie dopo un terremoto o un’esplosione, i cani guida, quelli usati per la pet therapy, i cani pastore, i cani poliziotto e antidroga… Ciascuno di noi ha un talento, che deve scoprire per poterlo riconoscere e valorizzare. Com’è successo all’attrice Meryl Streep. Quando era giovane, fu scartata ad un provino perché ritenuta brutta. Ci rimase male, ma con l’impegno e lo studio, oggi è ritenuta una delle attrici più brave di Hollywood.
Nel racconto, invece, l’aquilotto Pil supera i timori suoi e della sua famiglia di non riuscire a volare a causa di un’ala ferita. Prova e riprova, si impegna e si allena fino a quando finalmente riesce a librarsi in volo…
Allegati al numero di novembre del giornalino Big Bambini in gamba ci sono anche lo Speciale Natale e i calendari del 2025 e dell’Avvento. In quest’ultimo si invitano i bambini, ogni giorno, con semplici attività, ad allenare le life skills, le competenze per la vita che sono state approfondite in quest’ultimo anno nel giornalino.
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