Il liberismo estremo del corpo dato in affitto

Intervista a Stefano Fassina, deputato di Liberi e Uguali, sulla questione dell’utero in affitto e la cultura della sinistra italiana
AP

Anche Nicola Zingaretti, segretario del Pd, ha affermato che nel suo partito «nessuno mette in discussione il divieto alla gestazione per altri». La precisazione, che continua a non usare il termine corretto di “utero in affitto”, è arrivata dopo una lettera aperta di alcune esponenti del mondo del femminismo italiano che invitavano il centrosinistra a seguire l’esempio del governo di sinistra che, in Spagna, ha esplicitato tale presa di posizione. Il  programma dell’esecutivo iberico entra nel dettaglio e mira a stroncare il mercato delle agenzie specializzate nel settore.

Come ha confermato, a cittanuova.it , Sara Ventroni, tra le autrici dell’appello,  «l’idea di libertà assoluta, svincolata da ogni relazione, che usa i corpi di altri esseri umani per i propri desideri, corrisponde a un naufragio, più che a un avanzamento di civiltà». Un cedimento al «liberismo più disincantato».

Nonostante le dichiarazioni del segretario dem, precedute da quelle di Di Maio, capo politico del M5S, nonché da Renzi e Bellanova e Calenda, la questione dell’utero in affitto è ancora un fantasma che si aggira dentro una certa cultura politica.

Non sembra, tra l’altro, che rientri in un vero programma politico dibattuto all’interno di uno schieramento dove, invece, periodicamente affiorano proposte per il riconoscimento legale di tale pratica.

Sempre in Spagna la “gestazione per altri” (altra definizione usata per l’appalto del corpo della donna per fini procreativi) è stata sostenuta da Ciudadnos (pragmatico partito centrista) come segno di modernità.

In Italia, a sinistra, Stefano Fassina, deputato di Liberi e Uguali alla Camera, non ha mai nascosto la propria contrarietà in materia, non avendo timore di andare controcorrente, se necessario.

Cerchiamo di capire il perché con questa intervista.

Cosa l’ha spinta a prendere posizione davanti ad una questione così delicata, considerata inopportuna o troppo divisiva da alcuni nel centrosinistra?
È un sentimento pre-politico, quasi istintivo. Come si può rimanere in silenzio o nascondersi di fronte alla mercificazione della dimensione più sacra della vita, come è la maternità? Che credibilità puoi avere quando provi a difendere la dignità delle persone dallo sfruttamento del lavoro e, poi, rimani indifferente oppure segui il gregge sull’affitto del corpo di una donna e la vendita della vita umana? È patologico che, nella sinistra variamente intesa, debbano essere posizioni contro l’utero in affitto a doversi difendere.

Esistono, a suo giudizio, margini per un serio dialogo sul tema della non mercificazione della vita umana?
Dobbiamo trovarli. Le responsabilità maggiori sono a sinistra. La lotta all’utero in affitto deve diventare, come in Spagna, la posizione largamente maggioritaria nella sinistra. Altrimenti, la sinistra non ritroverà mai più credibilità come forza che difende gli sfruttati e tanto più che difende l’ambiente: come fai a essere credibile nella difesa della natura se accetti di affidare al mercato la sua forma di espressione più alta, ossia la vita umana e il corpo della donna.

Davanti all’appello del movimento delle donne “Se non ora quando” come si può leggere la contraria visione culturale prevalente in certa  sinistra italiana?
La sinistra, non soltanto italiana, in tutte le sue declinazioni, da quella riformista a quella cosiddetta radicale, è stata egemonizzata da uno dei filoni estremi della cultura individualistico-libertaria sessantottina. In nome della liberazione, giusta, da stereotipi soffocanti per le donne, è arrivata ad assumere il segno dell’individualismo proprietario e del relativismo etico. Ogni desiderio, se non attraverso la legge, attraverso il mercato, diventa diritto. Le sinistre, ovunque, rese impotenti dalla globalizzazione e dal mercato unico europeo sul terreno dei diritti sociali, hanno cavalcato l’estensione indiscriminata dei diritti civili. Sono state partner perfetto per il trionfo del liberismo. In tale contesto, la maturazione della sinistra spagnola è un  raggio di luce.

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