Libera la scorza!
Quando il nostro comune amico Diego mi chiese di andare a Milano a seguire la band degli Skortza per la realizzazione di un cd, accettai subito. Con curiosità, con interesse. Il mio mestiere è anche questo: seguire giovani progetti musicali e cercare di valorizzarli secondo le loro possibilità. Avevo ascoltato i loro provini: il ritornello di una loro canzone faceva così: Libera l’ortaggio dentro di te e datti al giardinaggio. Ehi, quasi uno slogan pubblicitario, una trasgressione simpatica ed accattivante. Skortza: avevo drizzato le antenne! Da tempo lavoro anche nella pubblicità: colonne sonore e quant’altro. Oggi i comunicatori più efficaci sono i pubblicitari: questa frase l’ho captata a Castelgandolfo durante il recente congresso di NetOne sulla comunicazione. Sì, i pubblicitari (e anche i cantanti e gli showman) comunicano alle masse, riescono a colpire la gente dentro, parlano direttamente al cuore prima che al cervello. Peccato poi che i fini dei pubblicitari siano – nella maggior parte dei casi – tutt’altro che nobili… Ma il loro è un metodo vincente, funziona ed è pure esportabile – tv letteratura cinema – e viene pure candidamente usato in politica, alla faccia di tutti noi. E gli Skortza sembravano possedere questo metodo in maniera naturale, quasi un dono di madre natura… Il loro obiettivo era semplice e allo stesso tempo nobile: comunicare con i giovani, da giovani, in maniera naturale e spontanea, rimanendo sé stessi. Il loro, a differenza di quello descritto dalla pubblicità, era un mondo concreto, vissuto: scorci di vita, la bellezza e la sorpresa del quotidiano, il ricominciare sempre dopo una caduta… Tutto questo raccontato con un linguaggio giusto, senza alcuna mediazione. Skortza. Leggendo i loro testi qua e là, li scopro, dopo aver liberato l’ortaggio, a dare morsi al sole e a spaccare la scorza che dice di no e poi ad immergersi nel mare e poi a strizzare il proprio cuore come un frutto maturo per donare fino all’ultima goccia di amore. La scorza: una parte importante del frutto, contiene un sacco di vitamine e protegge la polpa, il cuore del frutto. Skortza. La capacità di trasmettere anche le cose più spesse con leggerezza, autoironia e simpatia. Farsi uno, si direbbe, giovani tra i giovani ed il desiderio di comunicare la bellezza dell’arte di amare. Skortza, che si ispirano agli insegnamenti di Chiara Lubich, vero carburante e nutrimento quotidiano. Anche perché l’esperienza di una vera band – ovvero l’unione di più teste, gusti diversi e anche culture diverse – presuppone un allenamento costante all’ascolto reciproco, all’accoglimento dell’idea musicale dell’altro (magari perdendo la propria) e così via: quale occasione migliore per vivere dapprima sulla propria pelle quanto poi in concerto si trasmetterà? E mettici pure un produttore puntiglioso come il sottoscritto, che all’inizio ti bastona per stimolarti a migliorare e per vedere quanto stai al gioco… Quale occasione migliore? Ed i giovani sentono tutto questo, la coerenza innanzitutto, lo sentono forse ancora prima di quanto le parole di un testo possano comunicare. Così i giovani rispondono, anche perché la musica funziona: pezzi di rock grintoso intrecciati con atmosfere acustiche e melodiche: un bel tiro ed un’emozione continua. Skortza, nessuna velleità di entrare nel business musicale o nella storia della musica, bensì il desiderio di vivere con intensità giorno dopo giorno e fare musica, al meglio possibile. Skortza, animali da palco; e difatti – per la registrazione del cd – assolutamente non li chiudo in studio, che li ucciderei: invece organizziamo in quel di Gallarate un vero e proprio concerto, 500 persone stipate in un teatro a cantare insieme alla band, mentre i pezzi vengono fatti, rifatti e registrati più volte. Eh sì, gli Skortza sono in nove ma in realtà è il pubblico il loro decimo insostituibile elemento… E questo pubblico è bellissimo. Allora decidiamo di fissare su nastro anche le immagini ed il cd diventa ibrido: dieci tracce audio più quella video, un vero e proprio medley del concerto. E se lo metti nel computer, dentro questo cd trovi pure un bel po’ di foto, un assaggio di quanto puoi trovare sul sito www.skortza.it. Ho conosciuto molti gruppi giovani ed ogni volta è sempre un’esperienza unica. Ma gli Skortza sono davvero speciali: da non perdere. Gli Skortza nascono nel 1997 a Busto Arsizio.All’inizio in cinque, ora in nove: quattordici componenti fissi che hanno girato in tutti questi anni. Accomunati ovviamente dalla passione per la musica, devono il loro incontro ad una realtà ben più ampia da essi condivisa: l’ideale dell’unità, che si realizza tra persone di città, paesi, culture, religioni e convinzioni differenti quando ciascuno fa dell’arte di amare il proprio stile di vita. Questo ideale è il carburante che alimenta gli Skortza e le loro canzoni. 30 mila persone incontrate: in cinque anni gli Skortza hanno girato tutta la Lombardia ed il Piemonte.Tante le collaborazioni: con movimenti (Giovani per un mondo unito, Comunità di Sant’Egidio…), istituzioni comunali, scuole superiori, oratori, carceri e congregazioni religiose. Nel dicembre 2003 hanno ultimato il cd live Live in Skortza (realizzato da Enrico Sabena e distribuito da Città Nuova Editrice). Il cd contiene dieci tracce audio ed il video del loro spettacolo. Sito: www.skortza.it.