L’humus dell’unità
La presidente dei Focolari incontra a Tagaytay il Consiglio di redazione di New City, l'edizione filippina di Città Nuova.
Proprio il giorno del novantesimo della nascita di Chiara Lubich, la presidente del Movimento dei focolari, attualmente nelle Filippine, ha avuto un importante incontro con il consiglio di redazione della rivista New City. Nata poco dopo l’arrivo a Manila dei primi focolarini, la rivista ha avuto, in questi quarant’anni, un ruolo vitale nella diffusione della spiritualità e della cultura di comunione non solo nell’arcipelago filippino, ma, soprattutto fino agli anni Ottanta, in tutto il continente asiatico.
Con l’apertura di centri del movimento in altri Paesi dell’Asia, ci sono ora versioni in lingua urdu (Pakistan), inglese (India), thai (Thailandia), cinese (Hong Kong), coreano e giapponese. Questo ha permesso a New City di acquisire una veste e contenuti sempre più tipicamente filippini, sebbene continui ad ispirarsi all’edizione italiana di Città Nuova.
Maria Voce con il co-presidente, Giancarlo Faletti, ne ha visitato la redazione, ospitata in un ufficio spazioso nella Cittadella Pace a Tagaytay, a circa 70 chilometri da Manila. La rivista, attualmente diretta da José Ananas, ha un consiglio di redazione di una quindicina fra giornalisti, grafici ed esperti in politica, pedagogia ed economia. Gli abbonamenti sono saliti a 3.800 nel corso del 2009 e raggiungono un po’ tutte le isole dell’arcipelago ed alcuni Paesi vicini, soprattutto Malesia ed Indonesia.
Nello scambio avuto con Maria Voce si è potuto confermare l’attuale linea editoriale e il prezioso lavoro di sinergia, realizzato negli ultimi anni, fra i membri del movimento e la rivista che ne porta lo spirito e la cultura. «Proprio la diffusione di questi – ha dichiarato la presidente – sono le finalità delle pubblicazioni del movimento. In questo senso è preziosa la presenza della redazione di New City nel cuore della cittadella Pace dove si cerca di vivere la cultura della fratellanza universale per costruire l’unità. Questo assicura l’humus adatto per essere mezzo di diffusione efficace di una cultura dell’unità».