L’expo della fraternità universale
Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano pochissimi giorni all’inizio della Settimana Mondo Unito, ventesima edizione della expo internazionale della fraternità universale. Nel maggio del 1995, davanti a migliaia di giovani, Chiara Lubich lanciava una sfida che aveva qualcosa di profetico: evidenziare e valorizzare le iniziative che promuovono l'unità della famiglia umana. Da allora, milioni di persone hanno aderito a questo invito, facendo vedere che è possibile costruire ponti di fraternità.
«Il bilancio di questi venti anni è estremamente positivo! Tutte le edizioni della manifestazione hanno visto una partecipazione di massa, su tutti i punti della terra», ci dicono Maria e Marco, responsabili internazionali dei Giovani per un Mondo Unito. Sì, perché la SMU, si svolge in contemporanea in tutti i continenti. Certo, le azioni fraterne non si svolgono solo in pochi giorni all’anno! Ma durante quella settimana si intensificano gli sforzi per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni internazionali.
Sono tanti i momenti topici di questi venti anni. Nel 1998, ad esempio, durate anni di grandi tensioni tra Usa e Iraq, alcuni giovani americani hanno portato al Segretario generale dell'Onu un documento sulla “Cultura del dare e l'unità tra i popoli” per un progetto di collaborazione con giovani dell'Iraq; nel 2000, Chiara Lubich ha lanciato il Progetto Africa e i giovani hanno risposto immediatamente, dandosi degli obiettivi da realizzare e in centinaia sono partiti come volontari; nel 2005 ha preso il via la Run4Unity, staffetta mondiale con l’obiettivo di sensibilizzare alla pace.
Altro momento importante è stato nel 2012 a Budapest, in Ungheria, durante il Genfest, dove è stato lanciato lo United World Project, per promuovere una cultura basata sulla fraternità universale, costruendo ponti con tutti i popoli e tutte le culture. Negli anni successivi, infatti, accanto adinnumerevoli iniziative in tutti i Paesi del mondo, la SMU ha avuto un focus particolare in un diverso continente ogni anno, Gerusalemme, Nairobi, Mumbai. Quest’anno è la volta delle Americhe: a Quito, in Ecuador, si terrà una manifestazione internazionale sul tema dell’interculturalità dal titolo “Link Cultures – Un camino para la paz”. Il programma è incentrato sulla conoscenza di varie comunità del Paese, riconoscendo ed entrando in dialogo con le diverse culture. Lo scorso 16 aprile, poi, una fortissima scossa di terremoto, di magnitudo 7.8 della scala Richter, è stata registrata nella parte centro-settentrionale dell’Ecuador.
Il terremoto ha colpito anche altri Paesi del Sudamerica e del Giappone, interessando numerose città e causando danni ingenti: centinaia le vittime, intere città distrutte e migliaia di persone sfollate. Sin da subito è partita una gara di solidarietà. Ma la situazione resta di emergenza, visto che la terra continua a tremare. «Certo, un po’ di paura c’è – ammettono alcuni giovani in procinto di partire –, ma dare la vita per i propri fratelli significa non farsi vincere dal timore, dalla paura! Anzi, non vediamo l’ora di riabbracciare i nostri fratelli ecuadoriani e fargli sentire quanto gli siamo vicini».
La ventesima edizione di questa expo internazionale registra anche un’altra grande novità: da quest’anno, la SMU diventa una realtà intergenerazionale: accoglierà manifestazioni e attività di ragazzi, giovani, adulti, famiglie. Insomma, pur rimanendo un'iniziativa con lo sprint giovanile, accoglierà tutte le iniziative che promuovono la fraternità universale. Un bellissimo esempio di questo è la Run4Unity: da quest'anno, la staffetta sarà organizzata ogni anno durante la SMU.
Insomma, il "tamtam" è partito! Segui le iniziative in corso sui canali istituzionali dello United World Project . E tu, vuoi aiutarci a mostrare come la fraternità universale può cambiare la storia? Potrai pubblicare post, foto, video, etc, usando l’hashtag: #4peace. Diamo voce a tutte le iniziative, quelle organizzate da singoli, associazioni, istituzioni, e anche a quei tanti atti di amore quotidiani che costruiscono ogni giorno ponti di fraternità fra le persone.