Lettera dall’Ucraina
Kyiv, 7 marzo 2022
Care donne del pianeta!
Sono ucraina e non rappresento uno stato o un’organizzazione pubblica.
Mi rivolgo a voi a nome delle madri, delle sorelle, delle nonne e del mio popolo.
Nessuno me lo ha chiesto o nessuno mi ha autorizzato, la mia Ucraina è in pericolo.
Siamo stati attaccati dal nemico. Le nostre città e i nostri villaggi vengono bombardati. L’intero Paese è in fiamme. Le case vengono distrutte. Molti rimangono senza casa. Le nostre donne partoriscono negli scantinati. Bombe e razzi volano nei quartieri, negli orfanotrofi, asili, scuole. I nostri figli, nipoti, mariti, fratelli e sorelle stanno morendo.
Noi non abbiamo mai attaccato nessuno. Siamo una nazione buona, amichevole e pacifica. Chiunque sia stato da noi sa che accettiamo sempre tutti con cuore aperto e siamo pronti a condividere l’ultimo pezzo di pane. La notizia dell’attacco alla più grande centrale nucleare d’Europa, nella città di Zaporozhye, mi ha costretto a rivolgermi a tutte le persone di buona volontà.
Non si tratta solo della nostra salvezza, ma anche della salvezza di molte persone in Europa e in tutto il pianeta.
Ricordo bene la catastrofe di Chernobyl e le sue conseguenze, a seguito della quale abbiamo perso molte persone, molte sono rimaste disabili e ancora oggi quei luoghi non sono abitabili.
E le catastrofi in Giappone, è possibile che tutti abbiano dimenticato quanto male hanno portato? Mi rivolgo alle donne che non sono indifferenti al destino della mia Ucraina. Andate nelle piazze dei vostri paesi, rivolgetevi ai governi delle vostre nazioni perché vi sostengano.
Se le donne di buona volontà fanno sentire la loro voce, devono ascoltarci e aiutarci a sbarazzarci di questa guerra. Sappiamo che la verità e Dio sono dalla nostra parte. Noi stiamo combattendo per la nostra patria, la fiorente Ucraina. Gloria all’Ucraina!
Galia