L’etilometro a bordo in Francia
I piemontesi dovranno attrezzarsi. A partire dal prossimo primo luglio infatti chiunque circoli sulle strade francesi, motociclisti compresi, dovrà avere a bordo del veicolo un etilometro, il tester per verificare la percentuale di alcol attraverso il controllo dell’alito. Una norma che coinvolge non solo i francesi ma i tantissimi piemontesi che nella vicina Francia, soprattutto in estate e soprattutto sulla Costa Azzura, vanno in vacanza, anche soltanto per un giorno, o che magari vi lavorano.
Ad annunciare la nuova norma è stata la Federazione internazionale dell’automobile, che ha anche precisato che fino al primo novembre 2012 le autorità francesi gestiranno questa nuova norma come fase transitoria, per dare modo agli utenti, compresi quelli che attraversano la Francia per poche ore o vi trascorrono le vacanze, di adeguarsi alla novità. Dunque oltre al triangolo d’emergenza e al gilet catarifrangente, gli automobilisti e i motociclisti dovranno portare con sé un apparecchio per procedere al test dell’alcolemia.
Un etilometro classico è composto da un tubo reattivo e da un sacchetto in plastica che assorbe esattamente il volume necessario per il test: si soffia nel sacchetto in plastica e, nel giro di due minuti, il risultato si affigge sul corpo del tubo: il tasso di alcolemia può essere pari a zero o considerato accettabile dalla legge o oltre il limite autorizzato. Le autorità francesi auspicano così che quei conducenti che non sanno esattamente se hanno bevuto troppo, evitino di mettersi al volante dopo aver soffiato nell’etilometro e aver costatato di avere un alto tasso alcolemico.
In questo modo dovrebbero diminuire gli incidenti stradali causati dall’alcool. In Francia l’alcool è responsabile del 31 per cento degli incidenti mortali. Con costi e conseguenze sociali drammatiche. L’etilometro si compra in farmacia o in alcuni supermercati in Francia e non deve essere scaduto. Dal 1° novembre scatteranno anche le multe: 11 euro.