L’eterno femminino
«Donna, il tuo mistero è grande», affermava un poeta. E difatti Francesco Astiaso Garcia – pittore e fotografo italo-spagnolo – ne è convinto. Chi osserva le sue opere esposte a Roma a Palazzo Velli Expo a Trastevere, si accorge che l’artista trentunenne è un innamorato di questo mistero. Non si tratta di un enigma alla De Chirico o di un sentimentalismo romantico. Francesco è un innamorato riflessivo, che indaga, soffre, pensa e poi lascia che sia l’ispirazione – questo soffio improvviso che reca sempre una sorpresa – a dire quanto l’anima ha da trasmettere. È amore, fondamentalmente.
Allora si osservano i vari ritratti di donne, così sfumati, da indagare e scoprire oltre il velo della nebbia in cui il pittore li avvolge. E sono volti ardenti, delicati, fantasiosi, ove si nascondono non tanti tipi diversi di donna, ma forse una sola donna, quella che Francesco ama nella vita. Il tratto è delicato, ombrato come fosse un Leonardo, ma capace di guizzi, di piogge e di soli, costantemente tuttavia coperti da un velame di seta: esso fa sì che noi abbiamo perennemente nostalgia di conoscere, di entrare nell’universo femminino.
Ci sono lavori delicati, altri allegri, e altri ancora che paiono forare la bellezza. Mi riferisco a una Madonna, solo volto, struggente di fronte a un Crocifisso – colto da un sotto in su come un Dalì –, opere composte in momenti diversi e poi dall’artista messe vicine, in un colloquio silenzioso di un antico polittico.
Ma qui di antico non c’è nulla. L’arte di Francesco, impalpabile come certi cieli di Turner, eppure piena di chiarore, è un viaggio d’oggi in un mondo che tanti credono di conoscere, mentre permane nel suo fascino misterioso, nel suo voler essere toccato, ma con estremo pudore mentale e sentimentale. È l’universo che un tempo si chiamava "della femminilità". Ossia un insieme di dolcezza, fortezza, pietas e grazia, cioè di armonia nel corpo e nello spirito.
Francesco è in viaggio per scoprirla e farla scoprire. Anche noi possiamo partecipare di questo incontro affascinante. Fino al 15 luglio, da non perdere.