L’estate è già finita?

Distratti, trasgressivi eppure capaci di voli alti e di progetti arditi: un libro racconta l'amicizia di due giovani, i loro sogni e i fallimenti. Niente analisi, ma quadri di vita
L'estate è già finita

Dietro la loro aria distratta o trasgressiva, spesso i giovani nascondono le proprie insicurezze; vanno alla ricerca di modelli, ma non trovandoli vivono le proprie frustrazioni nel gruppo, qualunque esso sia. Non poche volte prendono il volo controvento, e si ritrovano a terra. Qualcuno si fa veramente male, altri riescono a rialzarsi.
 
È quello che accade a Massa e Checco, i due amici protagonisti del libro L’estate è già finita (Sonda edizioni), opera prima di Massimiliano Varrese, giovane e affermato attore di cinema e teatro, e Francesco Serino, studioso di storia e letteratura giapponese. Massa, dal carattere introverso e taciturno, viene irretito da una giovane ragazza che lo trascina in un’esperienza sentimentale dove domina solo il sesso; Checco invece, nel suo stravagante e innocente mondo delle sensazioni, filosofo e poeta, corre il pericolo dell’isolamento. Due caratteri diametralmente opposti quindi, alla ricerca, in modo diverso, dell’evasione e delle emozioni forti. A differenza dei loro amici, loro però hanno una chance in più da mettere a frutto: un sentimento vero di amicizia che li lega fin da quando erano ragazzi.
 
Nelle prime pagine del romanzo troviamo un Massa adulto di 30 anni, artista affermato, che si trova a un bivio. È un momento di crisi in cui si riaffacciano le domande fondamentali: «Ma io chi sono davvero? Dove sto andando? Cosa voglio dalla vita?». Ecco allora rinascergli dentro il desiderio di avere accanto Checco, l’amico di sempre. Il ricordo della lontana estate del 1994, allorquando i due giovani avevano appena concluso il quarto anno delle superiori, irrompe nel suo animo e si ripresenta con tutta la forza dei sogni e delle utopie di cui era pieno, ma anche con il carico di cadute e fallimenti. Massa ha bisogno di ritrovare, in quel segmento di vita, i motivi profondi della crisi di oggi, per ripartire da quei valori che lo avevano sostenuto quando il cattivo vento della realtà lo aveva travolto. «Credo di aver capito che nella vita bisogna imparare a dire no! Che non vuol dire negare qualcosa a qualcuno», ma più semplicemente dire sì a quel progetto di vita che si vuole realizzare. Una vera e propria rivoluzione interiore che lo porterà a guardare anche oltre la realtà e riscoprire i valori della propria interiorità.
 
Ricco di introspezioni, per certi versi fantastico e avventuroso, pieno di salti e capriole, proprio come si esprime la vita dei giovani, in una prosa sciolta e incisiva, colorata dall’icastico gergo giovanile, L’estate è già finita guadagna punti in una realtà letteraria destinata ai giovani, spesso asfittica e decadente, quasi esclusivamente di mercato.
Il libro è stato presentato con successo alla Fiera del libro di Roma della piccola e media editoria “Più libri e più liberi”.
 

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