L’estate di Giacomo
In sala escono i rimasugli dell’anno, per cui si continua a consigliare il recupero di bei film nelle arene. Stanca La leggenda del cacciatore di vampiri, dove il cacciatore, guardate un po’, è Abraham Lincoln, presidente Usa. Cosa non ci si inventa per far cassetta sui vampiri….
Sempre sul lato horror, ecco La cosa, produzione Usa-Canada, sugli alieni in Antartide, prequel ambizioso ma superficiale del film di Carpenter: per chi ama il genere, così come Bed Time, in cui la bella Clara è vittima di un aguzzino notturno fin troppo crudele.
Molto meglio, se riuscite a pescarlo, un gioiello di casa nostra, super premiato all’estero e misconosciuto – al solito – da noi, cioè L’estate di Giacomo, del friulano Alessandro Comodin, sorprendente incursione in un mondo giovanile dove il vero suono è quello dell’anima. Da non perdere, se si può.
Interessante invece la Congiura della pietra nera, di John Woo, un cappa e spada orientale tra maghi, duelli e voli stratosferici nell’antica Cina. Ambientazione suggestiva, fotografia splendente e un cast interessante animano una leggenda nera dove amor e morte stanno in duello continuo, come nella miglior tradizione. Presentato due anni fa a Venezia, il film è uno spettacolo riposante – si fa per dire – e comunque un volo di fantasia nel passato avventuroso.