L’Emporio della solidarietà
Comune e associazioni di volontariato di Parma hanno dato vita ad un mini market che accoglie le persone indigenti. Previste attività formative e per i bambini
A vederlo da fuori sembra un mini market: all’interno vi sono carrelli, scaffali, promozioni e banchi frigo. Tutto normale per l’acquisto di prodotti, alimentari e non, per una famiglia. All’Emporio di Parma ci sono anche le casse, eppure di soldi non se ne vedono. Sì, i prezzi sono convertiti in punti e al posto della carta di credito o dei contanti, qui si paga con una tessera pre-caricata di punti base, rilasciata dal Comune alle famiglie in difficoltà. Sembra uno scherzo, invece è realtà. Non si tratta di un gioco della Playstation, neppure dell’ultima raccolta punti inventata da distributori di benzina o grandi ipermercati.
Emporio è un nuovo supermercato, nato a Parma. È il frutto di 24 associazioni di volontariato che hanno deciso di lavorare assieme per aiutare i più bisognosi della città. Sembra strano parlare di povertà in una città come Parma, tra le più ricche d’Italia, culla di grandi marchi del made in Italy soprattutto in campo gastronomico. All’Emporio, però, basta recarsi un pomeriggio e si conoscono realtà vere, ignorate dai più: c’è una famiglia il cui papà ha perso il lavoro e con diversi disagi ora sono tutti costretti a dormire in macchina, nuova dimora 24 ore su 24 del nucleo famigliare; c’è l’anziano che con la sua misera pensione non riesce a coprire le spese mensili… ci sono persone, le più varie, il loro status di bisognosi è stato calcolato dal Comune in base all’indicatore Isee.
La novità dell’Emporio, però, non sta tanto nel modo di fare la spesa. Certo, anche quello fa la differenza. Entrando in questo minimarket, ci si ritrova in un unico spazio idoneo per incontrarsi, informarsi e comprare il necessario. Un progetto, dunque, rivolto in particolare ai nuclei familiari e alle persone in difficoltà economica che, oltre alla fatica del sostentamento materiale, rischiano, a causa della particolarità della crisi economica attuale, un indebolimento della loro rete di relazioni.
«Senza la comunità –dice Sobonfu Somè – l’individuo non ha più un posto in cui offrire il proprio contributo. La comunità è il luogo di radicamento in cui le persone vengono per spartire i loro doni e ricevere quelli degli altri». Emporio vuole proprio essere questa comunità.
Nei promotori del progetto è grande la consapevolezza che per il benessere di coloro che usufruiscono dell’Emporio non è sufficiente, per quanto importante, fornire beni materiali, ma è indispensabile investire per la creazione di beni relazionali. La logica essenziale del progetto non è l’assistenza, ma la centralità della persona e il suo benessere: pertanto si è pensato ad un luogo d’incontro dove le persone e le famiglie possono conoscersi e relazionarsi per mettere in comune idee e timori, ma anche progetti e speranze per divenire risorsa reciproca.
Il luogo e le attività previste sono infatti aperte, in una logica di integrazione, alla cittadinanza e non solo ai fruitori del market. Si va dai laboratori di cucina, al canto e cucito, e non manca l’animazione teatrale per adulti e bambini. Mille idee, mille progetti. Ma il motore che lega Comune di Parma (Agenzia per la Famiglia), l’associazione Solidarietà, il movimento internazionale Famiglie nuove, l’associazione Centoperuno e tutti i volontari che danno il loro valido contributo gratuito è uno solo: aiutare in prima persona quanti sono vittime di questa crisi economica e culturale.