L’eldorado della regina del pop
Shakira Isabel Mebarak Ripoli rivela già nel nome una molteplicità di radici (libanesi, spagnole e anche italiane). Nata a Barranquilla nel 1977, fin da bambina ha dimostrato la sua predisposizione per la danza e la musica.
Un talento precoce corredato da un’energia creativa straordinaria: a soli 14 anni il suo primo disco, e da allora un’escalation continua di popolarità: dapprima in patria, poi in tutta l’America Latina, e a seguire nel resto del mondo, nel segno di un cosmopolitismo pop che tuttavia non ha mai rinunciato o rinnegato le proprie radici.
Tutto ciò emerge fin dal titolo di questo suo decimo album registrato in studio: una sapiente, furbissima alternanza di atmosfere sognanti e brani più ritmici, a generare una miscela che di fatto esalta e suggella quelli che da sempre costituiscono postulati irrinunciabili del pop latino. Il risultato è una passerella di singoli e di best-seller potenziali tale da renderlo quasi un “greatest hits”.
Qui Shakira predilige lo spagnolo all’inglese (10 canzoni su 13 sono nella sua lingua madre), e anche le tematiche sono quelle consuete di quest’ambito: amore, amore e ancora amore; a cominciare da quello per il marito Gerard Piquè, colonna del Barcellona, col quale ha messo al mondo due figli, e la cui storia d’amore è omaggiata in uno dei pezzi forti del disco, Me enamorè. C’è il calore del sole in queste nuove canzoni, ma più che quello rovente del mezzodì, quello più carezzevole dei tramonti della sua terra d’origine.
La graziosa biondina dal volto sempre giovane si conferma così una delle stelle più luminose del firmamento pop (e non solo di quello latino); non solo per l’appeal che sa emanare, ma anche per il rapporto speciale costruito in questi anni con i milioni di fan sparsi in tutto il mondo. A provarlo c’è anche il modo in cui ciascuno di loro ha potuto, tramite un apposita app, contribuire a scegliere la tracklist e la copertina di questo suo nuovo lavoro.
Dopo 125 milioni di dischi venduti, e una dozzina di Grammy Awards, mamma Shakira incarna più che mai la sempiterna favola del successo di marca hollywoodiana: una specie di Barbie post-moderna dove la gioia di vivere e la fama, il sentimentalismo e la genuinità, si mischiano generando un unicum sul quale i semplici amano cullarsi e proiettare i propri sogni. Lei lo sa da sempre e lo sa sfruttare benissimo, generando più simpatia che invidia.