L’EdC punta su giovani, poveri e creatività

Si è svolta nei giorni scorsi a Recife la Scuola latino-americana di Economia di Comunione. Dal sito EdC
scuola edc recife

E' iniziata il 12 luglio, presso il Centro Mariapoli di Igarassu, nell'area metropolitana di Recife, Brasile, la Scuola Latino-americana di Economia di Comunione (EdC). I 200 partecipanti arrivati nelle terre dello stato di Pernambuco sono stati accolti con una gioiosa cerimonia di apertura, piena di riferimenti musicali e socioculturali.

La prima parte della giornata è stata introdotta da Luigino Bruni insieme ad alcuni leaders brasiliani di EdC; Bruni, – principale teorico dell' Economia di Comunione – ha descritto brevemente la storia del progetto e ha presentato le sue prospettive future: Economia di Comunione – ha spiegato Bruni-  non è solo un concetto, ma un processo continuo che si ricostruisce attraverso i rapporti.

L'economista ha sottolineato il ruolo chiave che i giovani devono svolgere in questo nuovo modello economico nei prossimi anni, soprattutto con l'emergere di nuove imprese. "Oggi abbiamo molti imprenditori nello spirito di EdC, ma poche aziende. C'è un vino nuovo in attesa di otri nuovi", ha detto, spiegando che il seme, DNA dell’EdC si è formato negli ultimi vent’anni, ma è il momento di farlo diventare un albero.

Per questo, Bruni ha individuato alcuni passaggi chiave. Prima di tutto, occorre promuovere maggiormente l'inclusione produttiva dei più poveri, vale a dire non solo alleviarne l'indigenza attraverso donazioni – un aspetto fondamentale del progetto – ma inserirli nel processo produttivo. Questo perché il lavoro è fondamentale per lo sviluppo della dignità umana e per la superamento delle relazioni asimmetriche.

In secondo luogo, è necessario, secondo Bruni, un esplosione creativa, messa in atto in particolare da parte dei giovani, allo scopo di far nascere nuove imprese in grado di rispondere efficacemente alle esigenze sociali e di costruire un modello economico basato sulla comunione, la reciprocità e la libertà. Infine, l'economista ha sottolineato l'importanza di creare sinergie con i molti altri attori del mercato e della società civile che lavorano per la costituzione di una nuova economia.

"Oggi per me è stato importante per avere un'idea generale del EdC, condividere i pensieri, le domande. C'era piena comunione e solidarietà che sono essenziali per l’EdC, pensando ai principi di reciprocità", ha detto il giovane Manoel Carvalho Contijo dos Santos, di Salvador, capitale dello stato della Bahia, alla fine del primo giorno di scuola.

Luigino Bruni ha concluso proponendo che scuole di formazione come questa si tengano ogni anno, sempre in sedi diverse: i partecipanti hanno dimostrato di approvare la proposta con un lungo applauso.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons