Le vere ricchezze e le vere povertà
Tolstoj affermava: «Tutte le famiglie felici si somigliano, ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo». Per il grande filosofo le povertà sarebbero tante, mentre la ricchezza una sola. Non sono d’accordo: povertà e ricchezza sono due facce della stessa medaglia. Le povertà sono tante, ma altrettante le ricchezze.
Il mondo occidentale, con i suoi indicatori quantitativi, di ricchezze riesce ormai a vederne solo una: il PIL. Ma in Africa, accanto ai tanti volti della povertà, ho potuto contemplare le ricchezze più varie.
Come sottolinea il drammaturgo keniota Ngugi wa Thiong'o, per decolonizzare la nostra mente ed imparare nuovamente a chiamare le povertà per nome, è essenziale riappropriarci del linguaggio degli antenati. Nel mondo antico un individuo poteva essere nello stesso tempo ricco e povero: molto agiato nel profilo materiale e povero per la ristrettezza di vedute e la mancanza di magnanimità.
Per questo chi vive per un’economia di comunione cerca di comprendere quali siano i “beni capitali” che fanno difetto, per porre rimedio. Tra i valori patrimoniali più importanti per la vita troviamo i seguenti:
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umano (bagaglio di conoscenze, formazione, competenze ed esperienza)