Le uscite sul grande schermo
"La peggior settimana della mia vita" e "Il domani che verrà", tra gustose risate e avventura
La peggior settimana della mia vita
È possibile divertire il pubblico senza offenderlo con una comicità di bassa lega? È quel che accade nella piacevole commedia di Alessandro Genovesi con un cast pimpante: Fabio De Luigi, mattatore di sé stesso in modo egregio, Cristiana Capotondi, elegante anche nel divertimento, Monica Guerritore, teatralmente giusta, e il buffo Antonio Catania.
La trama è quella usuale di una settimana prima che il quarantenne goffo, ma buonissimo, Paolo sposi la raffinata e delicata Margherita. Paolo ha una collega spasimante che fa di tutto per rovinargli le nozze. In più, i futuri suoceri proprio non lo sopportano e Paolo è un maestro delle gaffe. Ancora di più, ha un padre fuori schema, che però risulta il più simpatico del gruppo in “quel ramo del lago di Como” dove si svolge il fatto (le ironie sui lombardi sono sottili sottili…). Scene simpatiche, una bella carica di energia positiva. Come nelle più classiche opere buffe alla fine finisce tutto bene, dopo qualche spasimo. Ritmo giusto, recitazione mai sopra le righe, e belle risate (non a crepapelle, ma di gusto) per una commedia scacciapensieri. Che però qualche pensierino, o meglio, riflessione sugli impicci della vita, la fa fare. Buon divertimento!
Il domani che verrà
Attenzione al 4 novembre: arriva la commedia per ragazzi Il domani che verrà, tratta dal bestseller di John Marsden, che in sette volumi ha furoreggiato tra i teenager.
C’è tutto quello che piace ai ragazzi: avventura, sparatorie, cattivi da combattere, primi amori, vita selvaggia, e un futuro da costruire. Mica facile. Siamo in Australia. Durante un weekend i n cui sette amici se ne vanno a scoprire l’”inferno”, ossia una zona selvaggia delle vicinanze, il loro Paese viene invaso da stranieri che costringono la gente dentro campi di concentramento con la violenza. I genitori dei ragazzi vengono catturati. Cacciato dagli invasori, il gruppo tende imboscate, fino a far saltare un ponte metallico. È l’occasione per dire addio ai sogni e crescere, anche se a fatica ed il film rende bene la diversità dei temperamenti e delle situazioni familiari. Tensione ed elettricità, recitazione del gruppo giovanile molto simpatica e credibile. Azione e sospensione quanto basta. Il film diretto da Stuart Beattie funziona bene, ed ovviamente aspetta il sequel: ci sono ben altri sei volumi da scoprire.