Le stelle del calcio contro la malaria

Il calciatore camerunense Roger Milla e la Fifa lanciano una campagna per porre fine ai decessi per questa malattia entro il 2015.
Roger Milla

Il campionato del mondo del 2010 è il primo ad essere giocato in Africa. Un’occasione unica per il continente, che si è tradotta, tra le altre cose, nella campagna “Uniti contro la malaria” lanciata domenica scorsa a Johannesburg. A sostenerla sono la Fifa e la star del mondiale 1990, Roger Milla, con l’obiettivo di eliminare entro il 2015 le morti per malaria, una malattia che in Africa uccide un bambino ogni 30 secondi.

 

Nonostante l’alto tasso di mortalità, la malaria è prevenibile e curabile. Si sono fatti notevoli progressi nel diffondere zanzariere trattate con insetticida, spray anti-zanzara e nuovi farmaci, ma è necessario aumentare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo, posto a livello internazionale.

 

«Il campionato del mondo – ha affermato Federico Addiechi, direttore del settore responsabilità sociale della Fifa – è un’occasione unica. Speriamo che il fatto che si giochi in Sudafrica abbia un effetto positivo sull’intero continente. Abbiamo invitato le nazionali africane a scegliere una causa da sostenere, e usare la loro popolarità per fare davvero la differenza nei loro Paesi».

 

La campagna ha già raccolto il sostegno di 16 associazioni calcistiche in Africa, oltre che dei calciatori Kolo Toure, Michael Essien, Didier Drogba, Fredi Kanoute e Landon Donovan. Ma secondo Addiechi sarà soprattutto il nome di Milla, uno dei più celebri calciatori africani, a focalizzare l’attenzione di leader politici e opinione pubblica su questo tema.

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