Le regole da dare ai cuccioli

Per una sana e felice convivenza, il cagnolino che abbiamo accolto in casa deve adeguarsi alla famiglia che lo accoglie e non dominarla. Qualche consiglio su alimentazione, deiezioni e gioco
cane

 

Finalmente il nostro cucciolo è arrivato a casa: è stato vaccinato e controllato per i parassiti e adesso deve integrarsi con la sua nuova famiglia e stabilire con ciascun componente una relazione equilibrata. Perché ciò avvenga è utile sapere che: il cane è un animale sociale, vive in natura in branco e riconosce un capo branco, ha bisogno di affetto ma non è un giocattolo né un bimbo, per una sana convivenza bisogna trattarlo per ciò che è: un animale!

Quando un cane viene a vivere con noi deve subito imparare che in famiglia esistono delle regole:

  1. Nel nuovo gruppo (famiglia) c’è un capo che va riconosciuto e rispettato quale punto di riferimento del cane.
  2. Tra i componenti del gruppo esiste una precisa scala gerarchica che tiene unito il gruppo.
  3. Il cucciolo deve essere stimolato e deve imparare quante più cose nell’arco temporale che va dalle 2 settimane ai 4 mesi ("fase dell'imprinting" o "fase sensibile).
  4. le regole vanno impartite con decisione e fermezza mediante il rinforzo positivo (premio) e non con la punizione.

Come comunicare tutto ciò al cane?

Le problematiche cui si va incontro più frequentemente all’inizio del nostro rapporto con il cucciolo sono fondamentalmente due:

  1. come gestire l’alimentazione del nostro beniamino
  2. come insegnargli ad eliminare in maniera corretta

Per quanto riguarda l’alimentazione, va subito detto che buona parte dell’educazione del cucciolo passa attraverso tale rituale.

Il cane deve mangiare dopo il suo proprietario, possibilmente in una stanza diversa da quella da pranzo della famiglia; deve accingersi a mangiare solo dopo il comando del suo proprietario (capo branco); una volta proposto il cibo non bisogna più intervenire sottraendo, per esempio, la ciotola; il cibo va proposto al cucciolo 3-4 volte al giorno (2 nell’adulto) e lasciato al solito posto per 10 minuti, allo scadere di tale tempo la ciotola va ritirata anche se il cane non ha mangiato, il cibo va riproposto al pasto successivo; va scelta una linea alimentare (commerciale o casalinga) e seguita con coerenza.

Per le deiezioni invece va insegnato subito al cane che si sporca fuori casa. Ricordiamo che il cucciolo o il cane di piccola taglia non sono equiparabili al gatto. Per il cane le uscite quotidiane sono importanti oltre che per soddisfare i propri bisogni fisiologici anche per la socializzazione. Prima si comincia, prima l’animale viene a contatto con animali, persone, oggetti e ogni sorta di stimoli che imparerà a riconoscere senza averne paura e crescerà in modo equilibrato. Per insegnare al proprio cucciolo a sporcare fuori si consiglia di farlo uscire regolarmente ogni due ore all’inizio, poi anche ogni quattro, preferibilmente dopo i pasti, per cercare di far sì che il cucciolo faccia una pipì o una cacca ad ogni uscita. Se ciò accade è buona norma ricompensare il cucciolo con una carezza o del cibo come premio. In questa fase cerchiamo di evitare di punire o rimproverare l’animale se dovesse sporcare in casa poiché ne deriverebbe solo la lezione che è vietato fare i bisogni e siccome ciò è impossibile l’animale imparerà a nascondere le proprie deiezioni o peggio a mangiarle.

Altro momento interessante ed importante del rapporto uomo-animale è il gioco, al quale vanno riservati alcuni momenti esclusivi della giornata, scelti dal proprietario in base alle sue esigenze. All’animale, infatti, va fatto capire che non si può giocare sempre. Inoltre non vanno mai assecondate abitudini che in età giovanile possono essere considerate un gioco ma che, con l’avanzare dell’età, possono tramutarsi in segnali di dominanza, quali: giocare con i lacci delle scarpe, lasciarsi mordicchiare scarpe, pantaloni o pantofole, assecondare il ringhio, giocare con la bocca del cane al “tira e molla” usando le proprie mani, corde o altro.

Infine ricordiamo che sono considerati premi dall’animale il cibo, la voce dolce, le carezze, le attenzioni, sono invece punizioni la mancanza di attenzione, la voce secca e determinata, l’assenza di premi. Se vogliamo, quindi, che l’animale eviti una determinata condotta, va ignorato, se al contrario vogliamo rinforzare un comportamento il cane va accarezzato o premiato con il cibo. Attenzione però a ciò che comunichiamo al nostro cucciolo: una carezza al momento sbagliato può rinforzare un comportamento sbagliato.

(a cura della dott.ssa Letizia D'Avino – Centro medico veterinario "Zoe", via Aldo Moro 75, Somma Vesuviana, Napoli)

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons