Le ragioni nascoste nella mente dei non credenti.

Apporti e limiti della psicologia alla conoscenza del fatto religioso nell'uomo e del rapporto fra l'uomo e Dio
Il Concilio Vaticano II ci esorta a scoprire le ragioni della negazione di Dio che si nascondono nella mente degli atei, perché ritiene che esse debbano meritare un esame più serio e piu profondo. È per questo motivo che c'è bisogno di uno studio interdisciplinare sugli atteggiamenti di chi critica o respinge la posizione religiosa, non solo per ragioni filosofiche, metafisiche, sociologiche, ma anche psicologiche. Si possono verificare e intrecciare rapporti profondi tra i motivi ideologici e quelli prevalentemente psicologici. La problematica, dunque, che insorge, spinge a sottoporre all' analisi psicologica il sustrato che sottende alla decisione intellettiva e pratica del non credente.
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