Le proposte dei cittadini europei

Si celebra il decimo anniversario dell’iniziativa che ha visto 6 proposte raggiungere un milione di sostenitori. Luci e ombre di uno strumento importante di democrazia diretta.
(AP Photo/Michael Sohn)

A giugno si celebra il 10° anniversario dell’iniziativa dei cittadini europei, un importante strumento di democrazia partecipativa all’interno dell’Unione europea (Ue), grazie alla quale un milione di cittadini residenti in un quarto degli Stati membri può invitare la Commissione europea a presentare una proposta di atto giuridico ai fini dell’attuazione dei trattati dell’Ue.

Da quando è applicabile il regolamento del 2011, che stabilisce le procedure dettagliate relative all’iniziativa dei cittadini europei, sono state presentate con esito positivo sei iniziative alla Commissione europea. Dal gennaio 2020 si applicano nuove norme per rendere l’iniziativa dei cittadini europei più accessibile.

Nel corso di questo decennio oltre 16 milioni di cittadini europei hanno partecipato a 90 iniziative, sei delle quali hanno raggiunto la quota di un milione di sostenitori, mentre altre quattro sono in procinto di farlo. I temi per i quali le iniziative dei cittadini europei chiedono un intervento dell’Ue spaziano dai diritti degli animali allo sport, dalla tassazione di prodotti e servizi verdi all’ambiente, dalla salute alla politica commerciale.

I cittadini possono firmare le iniziative tramite l’apposito portale web dell’iniziativa dei cittadini europei. In Italia, il Dipartimento per le Politiche Europee è il punto di contatto nazionale per l’iniziativa dei cittadini europei.

Finora sei iniziative hanno raggiunto il numero richiesto di firme e sono state presentate alla Commissione europea: Right2Water (Diritto all’acqua), One of Us (Uno di noi), Stop Vivisection (Basta con la vivisezione), Ban Glyphosate (Vietare il glifosato), Minority SafePack (Per la diversità in Europa), nonché End the Cage Age (Basta animali in gabbia).

Tre iniziative hanno portato a modifiche del diritto dell’Ue: le nuove norme varate in risposta alle iniziative “Right to Water” (Diritto all’acqua) e “Ban Glyphosate” (Vietare il glifosato) sono infatti in vigore sin dal 2021, mentre nel 2023 la Commissione europea presenterà una proposta legislativa in risposta all’iniziativa “End the Cage Age” (Basta animali in gabbia). Altre iniziative hanno contribuito a orientare le politiche dell’Ue e degli Stati membri.

Commentando questo anniversario, Věra Jourová, Vicepresidente della Commissione europea con delega ai valori e la trasparenza, ha dichiarato che «negli ultimi dieci anni l’iniziativa dei cittadini europei è stata un elemento chiave della democrazia partecipativa europea, consentendo ai cittadini di fare opera di sensibilizzazione sulle questioni che stanno loro a cuore e di portarle all’attenzione dei responsabili politici».

Ella ha ribadito che le istituzioni europee sono decise ad «ascoltare con attenzione la voce dei cittadini, tant’è vero che abbiamo già modificato il diritto dell’Unione e continueremo a farlo». Infatti, «il futuro appare promettente grazie alle quattro iniziative in procinto di ottenere un milione di firme». Infine, Jourová si è detta decisa nel continuare a «lavorare per far conoscere meglio a tutti i cittadini questo strumento unico di democrazia partecipativa».

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it

 

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons