Le priorità del cristiano (Evangelii Gaudium 37-39)

Anche nell’insegnamento della morale, non tutto ha la stessa importanza. Per papa Francesco il Vangelo invita prima di tutto a rispondere al Dio che ci ama e che ci salva, riconoscendolo negli altri e uscendo da sé stessi per cercare il bene di tutti

*37-39 – Per un’etica dell’amore

L’Evangelii Gaudium mette in rilievo come, anche nell’insegnamento della morale, non tutto abbia la stessa importanza, e cita ad esempio san Tommaso che propone anche una gerarchia per le virtù e per gli atti che ne procedono. Esorta quindi a partire sempre dal “cuore” del Vangelo, e si rifà alla Lettera ai Galati, e cioè alla «fede che agisce per mezzo dell’amore». Così scrive Bergoglio: «Il Vangelo invita prima di tutto a rispondere al Dio che ci ama e che ci salva, riconoscendolo negli altri e uscendo da sé stessi per cercare il bene di tutti» (39). E ancora: «Tutte le virtù sono al servizio di questa risposta di amore» (39). Così nell’etica cristiana rimane sempre «il profumo del Vangelo» (39).

L’invito a questa risposta di amore pervade poi, più o meno esplicitamente, tutta l’esortazione. La stessa evangelizzazione significa trasmettere questo amore, prima con la vita e poi anche con le parole. Si parla di accoglienza, di apertura senza rigidità di pensiero, di accompagnamento con misericordia e con pazienza, di stare in mezzo alla gente… e di condividere la “predilezione” del Padre per i poveri. Questo principio si ritrova anche nel contesto sociale, con le sfide del mondo attuale; nella famiglia e in tutti i tipi di rapporti.

Amare significa “uscire da sé” e vivere per gli altri. Si sperimenta con sorpresa che ne viene poi gioia, non cercata, ma come dono di Dio. Ancor più quando si arriva all’amore scambievole voluto da Gesù. Anche per questo possiamo dire che l’amore è proprio il centro del “Vangelo della gioia”.

Giorgio Marchetti
focolarino, medico, psicologo e moralista

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