Le previsioni, la neve. E l’invidia di Milano

La neve è scesa leggera sulla città, ma non c'è stata la grande emergenza annunciata dagli esperti. Racconto semiserio di un'inutile attesa...
Neve a Milano

Non c’è dubbio, siamo invidiosi. Invidiosi di tutto quello che accade in America, vogliamo imitare gli americani in tutto e per tutto. Persino nelle tragedie. Persino quando le torri gemelle furono centrate dagli aerei dirottati dagli uomini di Bin Laden, a Milano un piccolo ultraleggero cercò di infilarsi tra le vetrate del Pirellone.

Ora, dopo la tempesta di neve che ha travolto la Grande Mela, anche noi vogliamo la tempesta di neve. Pare che venerdì sia stato preso d’assalto da oltre duecento persone – secondo gli organizzatori, per la Questura erano solo sei – il Centro geofisico prealpino di Varese, quello che redige bollettino meteo per la Lombardia.

Sequestrati i meteorologi del Centro, li hanno costretti a diramare un bollettino di allerta meteo da panico. Tanto che: protezione civile, comuni, prefetture, supermercati e agenzie funebri, tutti si sono organizzati. La neve arriverà nel pomeriggio di domenica. Manco una nuvola fino a notte. Visto ciò, gli organizzatori della grande nevicata si sono dati appuntamento in piazza Duomo e cambiate due mosse e con due passi di balletto hanno modificato la danza della pioggia in danza della neve. E così ha funzionato.

La neve è iniziata a cadere, ma c'è stata subito una lite su dove sia caduto il primo fiocco. Pare sulla guglia più alta del duomo, mentre secondo altri il primo fiocco si è posato sul naso del sindaco che guardava all'insù, non tanto per vedere se nevicava, ma per capire dove stoccare le tonnellate di sale sottratte alle cucine dei privati (il comune è senza fondi) per spargerlo sui marciapiedi e spiegare successivamente ai milanesi di «Non usate le auto se non per estrema necessità».

Alle 15.30 di lunedì 11 febbraio quella che per Milano, secondo i meteorologi, doveva essere la più forte nevicata di tutto l’inverno, con l’aria proveniente dal Polo Nord, quella cattivella di ariaccia che trascina l’ondata di maltempo anche in città, ribattezzata "Big snow" dai climatologi, pare si sia fermata fuori Milano. Magari per colpa del traffico: il lunedì mattina entrare in città dalla tangenziale è sempre una faticaccia!

Comunque se eventualmente dovesse nevicare sul serio la sede della protezione civile con la sua centrale operativa è pronta a coordinare le attività del piano neve del Comune. Sulle strade sono in azione 180 mezzi spargisale dell’Amsa. Il 118 ha potenziato di tre unità le ambulanze pronte a intervenire. E l’amministrazione si è rivolto anche agli amministratori di condominio e ai custodi, chiedendo di tenere puliti i marciapiedi per evitare scivoloni e fratture. Ora, dopo aver atteso invano i venti centimetri annunciati, e preso atto che nel cortile di casa la neve non supera i cinque centimetri, lascio la tastiera e raggiungo il Centro geofisico prealpino di Varese, “quello che redige bollettino meteo per la Lombardia”. Do una mano a dissequestrare i meteorologi, perché devono annunciare che dal pomeriggio di domani il tempo tornerà bello. Anche in piazza Duomo.

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