Un avvocato e un’indagine, quasi controvoglia, su una ragazza scomparsa. L’ultima fatica di Carofiglio, ormai presenza costante nella classifica dei libri più venduti, non è un thriller, non richiede adrenalina, quanto piuttosto intelligenza e sensibilità.

 

La trama, che si svolge senza fretta, è infatti una scusa per mescolare ricordi d’infanzia, riflessioni sulla vita, digressioni su Bari e dintorni. Le protagoniste, insieme all’avvocato Guerrieri che racconta (e riflette) in prima persona, sono una prostituta, Nadia, donna limpida e pensosa che è riuscita a cambiar vita aprendo un locale per gay e Caterina, una bella ragazza ventenne, indecifrabile e un po’ troppo intraprendente.

 

Carofiglio, magistrato, vincitore del Premio Bancarella con Il passato è una terra straniera, anche questa volta non delude. La scrittura, piacevole e scorrevole, fa da cornice però a vite quasi casuali, in cui si avverte la nostalgia per il senso perduto dell’esistenza, per il filo d’oro che dovrebbe rendere preziosa ogni vita, collegando avvenimenti e scelte personali.