Le Olimpiadi invernali dei robot

A Pyeongchang anche le macchine intelligenti hanno avuto la loro competizione (uno slalom): in mostra il livello di sofisticazione raggiunto dalla ricerca in questo campo, oltre al divertimento

Rok-2, Tibo, Taekwon, Alexi, Skiro: sono i nomi di alcuni dei partecipanti alle olimpiadi invernali in Corea. Ma non sono umani, sono robot. Presi dall’entusiasmo per le medaglie vinte dalle nostre atlete italiane, abbiamo forse trascurato un altro tipo di competizione: la Robot Ski Challenge. In questa gara di slalom, che metteva in palio 10 mila dollari, si sono sfidati 8 robot costruiti da università ed enti di ricerca.

Le regole erano precise: i robot dovevano essere bipedi, alti almeno 50 centimetri, con giunture su ginocchia e gomiti, capaci di identificare gli ostacoli, decidere la migliore traiettoria tra le bandierine, reagire ai dislivelli e ai cambiamenti di pendenza.

Ha vinto il team Taekwon V. Alcuni robot sono finiti fuori pista, altri hanno avuto grossi problemi per le temperature estremamente rigide che hanno inceppato i meccanismi. La gara è stata comunque un successo, mostrando il livello della ricerca in questo campo: oltre ai sofisticati sensori per il riconoscimento delle bandierine, ogni robot era equipaggiato con decine di micromotori per simulare i movimenti di uno sciatore umano, con relativo software.

Visto il freddo intenso, i costruttori sono stati costretti a coprire le macchine con giacconi colorati che li hanno resi simili a nanerottoli umanoidi, per cui la gara è stata anche divertente. Tra i tanti filmati disponibili, uno è questo, un altro questo.

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