Le moderne intellettuali

Ben vengano i classici, quando astutamente occhieggiano al nostro tempo per ridicolizzarne i fatui comportamenti. Come Le intellettuali, ovvero Les femmes savantes. Commedia di moderna e impeccabile fattura del regista e interprete Arturo Cirillo, dove Molière irride gli snob di corte del suo tempo, presenti anche nel nostro ovunque prevalga la forma sulla sostanza. E di quelle pose intellettualistiche, tra talk show, reality, salotti privati, siamo effettivamente ancora circondati. Perché l’ipocrisia che si cela dietro i sorrisi e le finte maniere, è di ieri come di oggi. Nozioni sommarie, affettazione accademica, pedanteria e retorica, fanno di Filamenta, di sua figlia Amanda e della cognata Belisa un drappello di donne possedute da una delirante frenesia letteraria per una pretesa superiorità mondana che il denaro non è ancora in grado di assicurare alla loro classe. Il banale cerimoniale salottiero gira intorno al lezioso Trissottani, poetastro alla moda e loro idolo, ma interessato più alla dote della promessa sposa di casa che alla poesia. E nel loro chiacchiericcio di maniera, imponendo le regole, pretendono di coinvolgere anche gli altri: chi non oppone resistenza (come Crisalo, marito di scarsa autorità, padre e fratello delle stesse), chi le contrasta per carattere (la giovane figlia Enrichetta), o per consapevolezza (Clitan- dro, fidanzato di quest’ultima). Ma le saccenti saranno infine ridicolizzate, e cadrà pure la maschera delle parole con una smorfia della bocca che riconduce tutti dalla finzione alla realtà. Divertimento assicurato con questo allestimento di Cirillo (prodotto da Nuovo Teatro Nuovo), che è un vero portento stilistico e interpretativo, un lavoro attualissimo di intelligenza e comicità, scaturito da una messinscena dove prevale il gusto del fraseggio e un impeccabile gioco d’assieme, reso ancor più brillante dalle pareti specchianti di una sorta di atelier. Qui risalta il balletto di parrucconi rigonfi, di corpetti e costumi barocchi, con calzettoni, tacchi e fiocchi, dove l’inventiva gestuale sia corale che individuale degli attori, insieme al ritmo scattante e spassoso dei dialoghi pregni di sarcasmo dall’accento napoletano, ne fanno uno spettacolo imperdibile. Giuseppe Distefano Al Teatro India di Roma e in tournée.

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