Le macchine della speranza

In chiesa mi ha colpito la bellissima voce di una donna africana seduta accanto a me. Mi sono congratulata, incoraggiandola a unirsi al coro della parrocchia. È una religiosa della Guinea Equatoriale di passaggio a Madrid. Nel suo istituto accolgono bambini abbandonati, che accompagnano fino all’età adulta attraverso gli studi o insegnando un mestiere.
Il laboratorio di sartoria è ben avviato ma le macchine da cucire non sono sufficienti. Mi offro di aiutarla a trovare altre macchine, fidandomi di Gesù, sicura che ci ascoltava e mi spingeva ad amare senza far calcoli. Uno dei miei amici conosce un artigiano, felice di partecipare a questa catena d’amore. Provvede a riparare 8 macchine e ne trova anche una per stirare.
Una coppia di amici si offre di portarle fino a Madrid, cambiando destinazione ai loro due giorni di vacanza e percorrendo quasi 1000 km. Così, le “macchine della speranza”, attraverso un lungo viaggio via terra e via mare, arrivano a Malabo. Dalla Guinea non riescono a crederci! I loro messaggi dicono solo gratitudine!