Le lanterne e tre sfide
La Polonia è, dal primo luglio, presidente di turno dell’Unione europea
Lanterne si librano leggere per il-luminare il cielo notturno della città vecchia di Varsavia. Dal primo luglio, per un semestre, la Polonia è presidente di turno dell’Ue.
Assieme alla Germania, la Polonia fa da locomotiva per l’intera Europa, anche se permangono criticità diffuse: disoccupazione giovanile, salari bassi e inflazione.
La presidenza dell’Ue pone tre sfide. La prima: lasciarsi alle spalle tutti i dubbi che la Polonia ha avuto sul processo d’integrazione europea. Assumere un ruolo di leadership implica un voltar pagina, specie in un momento di crisi del progetto europeo in seguito alla débâcle finanziaria di Grecia, Irlanda e Portogallo.
La seconda sfida riguarda il giusto equilibrio tra il “vicinato orientale” e le nuove priorità mediterranee. Da una parte, i rapporti con i Paesi dell’Europa orientale che non fanno parte della Ue, come Ucraina e Bielorussia, con una priorità strategica che si chiama Russia; dall’altra, la definizione di una politica europea verso la “primavera araba”.
La terza sfida è finanziaria: il negoziato sul bilancio europeo per gli anni 2014-2020 si svilupperà nel semestre polacco. Bisogna trovare un nuovo equilibrio, senza sacrificare i fondi strutturali per le regioni europee in difficoltà. La solidarietà europea si dimostra concretamente nei bilanci, più che nei discorsi programmatici.