Le grandi aspirazioni dei giovani (Evangelii Gaudium 105-106)

La crisi che attraversa il nostro tempo interpella anche la capacità degli adulti di saper ascoltare le nuove generazioni e di non limitarsi alla sola critica: sono in tanti a partecipare attivamente alla vita della Chiesa anche se fuori dai clichè
Meeting Legalità dei giovani dei Focolari a Caserta

105-106 – Giovani

Leggendo questi due brevi paragrafi in cui papa Francesco parla dei giovani ponendo su di loro una grande fiducia, considerandoli come «viandanti della fede», non possono che risuonarmi nella mente e far vibrare le corde dell’anima, essendo una ragazza appartenente al Movimento dei Focolari, le parole di Chiara Lubich quando dice: «Ho sempre avuto una grande fiducia nei giovani: sono il futuro del mondo! Sono fatti per i grandi ideali e sanno seguirli con radicalità. La scoperta di un Vangelo che si fa vita e che attua ciò che promette, è ciò che più li attira. È l’ideale di un mondo unito che li affascina. Sono i giovani, i ragazzi e anche i bambini, che trasmettono questo ideale ai loro coetanei». Credo fortemente che lo Spirito Santo abbia illuminato Chiara nel far nascere il movimento Gen, facendo aderire migliaia di giovani alla “rivoluzione d’amore” che ha per fine la realizzazione del testamento di Gesù: «Che tutti siano uno».

Non a caso, se si guarda al significato del termine “giovane” si legge che è colui che presenta caratteristiche o qualità della giovinezza, quali il voler inseguire grandi ideali per poter dare un senso profondo alla propria vita e poter contagiare, poiché invaso da quell’ideale che divampa in lui come fuoco ardente, tutte le persone che gli passano accanto. Ed è quello che è successo a me incontrando la spiritualità del Movimento dei Focolari: ho scoperto che vivere il Vangelo ha determinato una stravolgente rivoluzione nella mia vita, capace di cambiare il mondo, in quanto vissuto con grande determinazione e radicalità, consapevole che la forza e la perseveranza sono frutto della presenza di Gesù in mezzo ai suoi.

Mi sono sentita parte integrante della Chiesa poiché Chiara per prima mi ha insegnato che l’obbedienza alla Sposa di Cristo è fondamentale per essere in quell’unità che è l’ideale per il quale abbiamo deciso di spendere la nostra vita. Spesso capita che gli adulti si lamentino dei giovani di oggi, vedendoli privi di motivazioni, ma credo che dovrebbero in prima persona cercare di spendere il proprio tempo «ascoltandoli con pazienza» e potendo capire i loro disagi e problemi aiutandoli con la propria esperienza e cercando di spronarli. Perché ogni ragazzo ha grandi aspirazioni dentro di sé, sarebbe strano non le avesse. È proprio nella natura del giovane mirare a qualcosa di alto e per fargli realizzare grandi ideali credo che gli adulti abbiano un ruolo fondamentale: dovrebbero fargli capire che credono in lui, lo dovrebbero incoraggiare, fargli sentire il  sostegno e la stima più profonda così che si possa sentire sicuro di fare la cosa giusta. Perché alla fine i giovani hanno bisogno di questo: fiducia dagli adulti.

È anche vero, non potendo fare di tutta un’erba un fascio, che spesso, criticando la gioventù di oggi, non ci si accorge di quei tanti giovani che partecipano attivamente alla vita di Chiesa e ad iniziative missionarie nella loro diocesi… giovani veri «araldi del Vangelo», radicati nel portare al mondo il loro ideale più grande: Gesù. Concludendo, non possono che balenarmi in teste le parole del Vangelo: «Andate e fate discepoli tutti i popoli», invito che estendo a tutti i giovani, me compresa, a portare nel mondo una “rivoluzione d’amore!”.

Lucia Serafini

studentessa di Firenze

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