Le elezioni lette dai giornali europei

Dalla Francia, che ha visto l'impennata del Fronte nazionale, all'Inghilterra, che ha registrato il successo dell'Ukip, alla Spagna e agli Stati Uniti: come i mass media interpretano il voto di domenica
Marine Le Pen

“Monsieur Hollande, siete il miglior reclutatore per il FN”: così Le Figaro apre la pagina dei commenti dei lettori alle elezioni europee, in una Francia che stamattina si è svegliata scoprendosi capofila degli euroscettici con il Front National di Marine Le Pen (nella foto) primo partito. Il titolo è preso dal commento di tal Raymond, ma se c'è chi si sbizzarrisce con “Vive la France” e “Vive les patriotes”, più realista è l'utete Larmailleul, che osserva come questo 25 per cento del FN non sia veramente “una rivoluzione” perché ha votato solo la metà dei francesi: più che facendo votare per i suoi avversari, quindi, Hollande avrebbe favorito questa vittoria semplicemente facendo stare a casa i suoi – ex – sostenitori ora delusi.

Anche da Londra arrivano commenti taglienti sul successo dell'Ukip di Nigel Farage: il Guardian, usando peraltro la stessa espressione dei colleghi francesi, parla di un “terremoto” quello impresso all'establishment politico inglese dagli indipendentisti, che portano a casa il 28 per cento dei consensi contro il 16;5 del 2009, e addirittura l'1 per cento di 20 anni fa. Un risultato definito da Farage “Il più straordinario dell'ultimo secolo”, e che “costringerà David Cameron a rivedere la sua opposizione ad un referendum sulla permanenza nell'Ue e negoziare”.

Lo spagnolo El Paìs titola a grandi lettere “Puniti dalle urne popolari esocialisti”, in quanto i due maggiori partiti del Paese “per la prima volta, sommati, non raccolgono nemmeno la metà dei consensi”. Anche in terra iberica si è quindi registrato uno spostamento verso i partiti “minori”, ma che ormai non sembrano più essere tali: per il meccanismo dei collegi manderanno a Bruxelles solo 24 deputati su 54, quindi meno della metà, ma nel 2009 ne avevano mandati appena 10. Il quotidiano madrileno dedica peraltro un piccolo spazio anche all'Italia, con un articolo dal titolo “Matteo Renzi si legittima alle urne in Italia”, notando come l'attuale presidente del Consiglio abbia così sanato la peggiore lacuna che pesava sul suo esecutivo.

Da fuori dei confini dell'Unione, comunque, l'attenzione rimane puntata sull'ascesa degli euroscettici: il New York Times titola “Gruppi politici estremi ottengono conquiste straordinarie alle elezioni europee”,  e mette in relazione questo desiderio degli elettori di imprimere una spinta diversa agli affari di Bruxelles con il fatto che “dopo anni di affluenza alle urne in discesa, quest'anno si è invertita la tendenza. Un risveglio dell'interesse per una dimensione continentale in un'Ue in cui “la politica rimane altamente continentale, rendendo difficile andare al di là dei propri confini”.

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