Le due generazioni di Ballade

I coreografi Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli firmano per MM Contemporary Dance Company, due lavori ispirati alle atmosfere e alle epoche di due autori letterari. In tournée.
Ballade
Ph Tiziano Ghidorsi

Premio Danza&Danza 2022, migliore produzione italiana, Ballade della MM Contemporary Dance Company di Michele Merola è un dittico commissionato a due coreografi dalle diverse cifre stilistiche, per un lavoro a serata che entusiasma. “Elegia” di Enrico Morelli e “Ballade” di Mauro Bigonzetti, raccontano in un unico spettacolo, ciascuno a suo modo, le atmosfere, gli umori, di due diverse generazioni cui appartengono gli autori, che si sono ispirati a due personalità letterarie: Pier Vittorio Tondelli e Mariangela Gualtieri. Con “Ballade” di Bigonzetti ci ritroviamo nella generazione degli Anni ’70/’80 nelle brume dell’Emilia di Tondelli, lo scrittore e giornalista di Correggio scomparso prematuramente nel 1991 a 36 anni, eversivo interprete di istanze, miti e utopie di quella generazione. Attingendo ai suoi scritti e a quel mondo di amori tossici raccontato in “Altri libertini”, Bigonzetti riprende in danza quel “sound” del linguaggio parlato presente anche in altri testi dell’autore, trasformandolo in pura energia di movimento. Movimento che irrompe euforico, si placa nello sballo stordente, e rinasce nell’alternarsi di soli, duetti e unisoni, corpi inquieti, curiosi e vulnerabili, gioiosi e fragili, vestiti con costumi vivaci e colorati (di Silvia Califano) che richiamano l’epoca citata. Tra continui ingressi e uscite corali i danzatori tengono oggetti in mano: libri, sigarette, yo-yo, fiori, bloc-notes su cui scrivere, bottiglie da stappare per ubriacarsi; e fra tutti, quale filo conduttore che lega i diversi quadri coreografici, un lungo laccio emostatico tenuto in bocca, fatto scorrere, sganciato, avvolto fino a diventare legaccio asfissiante – l’eroina che ha falciato una generazione – nell’intreccio del gruppo su uno degli interpreti. Ritorna più volte la canzone “Amandoti” del gruppo emiliano CCCP di Giovanni Lindo Ferretti, che apre lo spettacolo, intonata da un danzatore spavaldo avvolto nella nebbia, e poi ripetuta, ritmata da tutti in altre sequenze con i corpi a terra a pancia in giù. Euforie, tenere ruvidezze e sguardo malinconico, scoperte e sconsideratezze collettive, sono tradotte dal coreografo in simmetriche danze d’insieme, lasciando spazio ad assoli e duetti, che scorrono su una playlist antologica di brani pop dell’epoca con le ballate di Leonard Cohen, Nick Cave, Frank Zappa, Prince.

Ph Tiziano Ghidorsi

“Elegia” di Enrico Morelli si pone, invece, nel nostro tempo marcato dal malessere della solitudine e dello smarrimento che l’epoca pandemica ha acuito. Sentimenti da guarire col prendersi cura dell’altro, del gesto che tocca e avvicina, della memoria che ritrova lo slancio dell’incontro dopo il timore dei sensi. È tutto leggibile nelle belle sequenze dall’afflato poetico che l’ispirata coreografia di Morelli disegna sui corpi degli otto danzatori, nel loro comporsi in gruppi e in duetti immersi inizialmente in una nebbia, poi diradata mentre riecheggiano parole che ne scaldano i gesti. I versi poetici sono quelli di Mariangela Gualtieri, chiare nel loro timbro semantico scandito in apertura di sipario, quindi alterate all’inverso e reiterate in una partitura musicale elaborata dal compositore elettronico Giuseppe Villarosa: un tappeto sonoro sul quale vibrano le luminose posture dei danzatori, impreziosite dai semplici costumi di Nuvia Valestri e dalle luci di Carlo Cerri che ne sagomano i movimenti. A inframmezzarli è, prevalentemente, il “Concerto n.1” per pianoforte e orchestra in Mi minore di Chopin, con le sue note romantiche che i corpi restituiscono nel loro onirico plasmarsi dando forma a quell’atto che sempre più accoglie, dà sicurezza, cattura con leggerezza, alita il respiro ritrovato, solleva l’altro, fino a farsi atto corale, catena umana che infine, sotto la volta di un cielo stellato, riaccende la speranza di ritornare a pulsare insieme. Bravi gli smaglianti interpreti della compagnia MMCDC, per il rigore e la qualità della danza che esprimono.

La tournée di “Ballade” prosegue prossimamente a Foligno, al Politeama Clarici, il 13 aprile, e a Prato, Teatro Politeama, il 15 aprile.

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it

_

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons