Le devastazioni dell’uragano Maria

L’isola caraibica è completamente senza elettricità e all’80 per cento senz’acqua potabile. La maggiore catastrofe della sua storia contemporanea
Porto Rico uragano Maria

Il governatore di Porto Rico, Ricardo Rosselló, non ha dubbi: siamo di fronte «alla peggiore catastrofe della storia contemporanea» dell’isola. Il passaggio dell’uragano Maria ha lasciato una sequela di distruzione e di caos, con l’80 per cento della popolazione senz’acqua corrente, la totalità senza elettricità e scarsissime comunicazioni telefoniche, mentre sono numerose le zone inondate ed interrotte buona parte delle strade. Le autorità hanno dovuto distribuire 250 telefoni satellitari agli amministratori locali per consentire un minimo contatto e coordinare i soccorsi. I pazienti di ospedali più piccoli dovranno essere trasferiti in strutture più grandi, perché non si riesce a garantire l’energia elettrica a tutti. Le persone alloggiate in rifugi provvisori sono 15 mila. Altre 70 mila persone sono state evacuata nell’area attorno alla diga del lago Guajataca, perché c’è il rischio che la struttura possa cedere alla pressione dell’acqua.

Non è possibile un conteggio dei morti, di sicuro sono 10, secondo fonti non confermate arrivano a 15, ma lo stesso Rosselló ammette che il bilancio finale potrebbe essere molto più elevato. La priorità, per il momento, è di arrivare alle località più isolate, trarre in salvo quanti sono ancora minacciati dalle acque, distribuire alimenti, acqua, medicine. Si lavora per ripristinare l’elettricità, dato che il sistema – di per sé vetusto e con frequenti interruzioni – è stato fortemente danneggiato. Ci vorranno mesi per garantire la luce in tutta l’isola.

Ma è tutta la struttura economica di quest’isola, a 1.500 km dalla Florida e prossima alla Repubblica Dominicana, che vive una povertà endemica e che ha ricevuto un colpo fatale. La metà dei 3,6 milioni di abitanti di Porto Rico sono poveri. Questo stato è associato, ma non fa parte del territorio degli Stati Uniti, e da tempo cerca un futuro che per il 97 per cento, secondo l’ultimo referendum non vincolante, consiste nel trasformarsi definitivamente in territorio parte dell’unione.

Sarà dagli Stati Uniti che proverranno gli aiuti, anche economici, in questo momento urgenti. Nel frattempo, vari artisti di origine portoricana hanno preso l’iniziativa di raccogliere fondi. Alcuni sono notissimi, come Luis Fonzi, famoso per il suo Despacito, o come: Ricky Martin, Jennifer López, Nicky Jam, Marc Anthony, Bad Bunny.

È il momento, dunque, dell’emergenza e della solidarietà. Ma verrà il tempo di ricostruire e pianificare. Sebbene gli uragani che si sono abbattuti sui Caraibi si sarebbero verificati lo stesso, in ambiti scientifici si conferma l’estrema probabilità che il riscaldamento globale abbia accentuato la loro capacità di devastazione. Caraibi ed America Centrale sono la zona al mondo maggiormente vulnerabile al cambiamento climatico. E già è scaduto il tempo delle proiezioni nel futuro, sostiene il messicano Mario Molina, Nobel per la Chimica: siamo di fronte ad effetti che si verificano nel presente.

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