Lavoratori e studenti in strada insieme

A Genova, dopo la protesta degli insegnanti di martedì, mercoledì è stato il giorno dei cortei di lavoratori e studenti. Tra i dimostranti anche il sindaco Doria
sciopero europeo studenti

Questa settimana, a Genova, è iniziata sotto il segno delle rivendicazioni e delle manifestazioni dei lavoratori. Martedì scorso oltre cinquecento insegnanti si sono riuniti in assemblea nella sala Sivori per la protesta dei docenti, che poi si è spostata davanti alla Prefettura, mandando il tilt il traffico cittadino. Nella Prefettura i rappresentanti sindacali hanno stilato una lettera che è stata inviata al Ministero, in difesa della scuola pubblica. Tensioni evidenti si sono manifestate tra le diverse sigle sindacali.

Mercoledì nuove manifestazioni, con lavoratori e rappresentanti di Cobas e Cgil che hanno sfito insieme agli studenti in occasione dello sciopero europeo, mentre Cisl, Uil e Snals hanno fissato il proprio corteo per sabato 24 novembre. «Lo sciopero europeo non esiste. Quella di mercoledì è solo uno manifestazione di sigle che non ha niente a che fare con la protesta della scuola», hanno ribadito i rappresentanti della Cisl. 

Mercoledì, intanto, sono stati migliaia i lavoratori e gli studenti che sono scesi in piazza a Genova per protestare contro le politiche economiche europee, ma anche contro i tagli all'istruzione. Il sindacato ha indetto un'astensione dal lavoro di otto orementre tre cortei si sono snodati lungo le strade della città: uno è partito dalla stazione marittima, il secondo dalla stazione ferroviaria di Brignole e il terzo, quello degli studenti e dei Cobas, da piazza Caricamento, nella zona del Porto Antico.

I tre cortei sono poi confluiti in piazza De Ferrari. Lungo le strade hanno sfilato studenti e lavoratori delle grandi aziende genovesi: Ansaldo, Fincantieri ,Ilva, Centrale del latte. I lavoratori della Fnac hanno aperto il corteo, sostenuto dal sindaco, Marco Doria che ha affermato: «Sono vicino a questi lavoratori, la parte migliore della città. È un dovere essere qui in piazza oggi. Non basta più solo il rigore del governo Monti, servono risposte diverse alla crisi». Centinaia di studenti, con i Cobas della scuola e ad alcuni aderenti ai centri sociali, si sono successivamente staccati dalla manifestazione della Cgil e hanno raggiunto la Fiera di Genova, dove è in corso il salone dedicato alla scuola e alla formazione.

I più letti della settimana

Ti amo come sono stato amato

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons