Lavorare in azienda o per gli altri?
«Ho 18 anni e i miei genitori vorrebbero che io prendessi in mano la loro azienda. Quando vedo in tv bambini che muoiono di fame o seguiti dalle suore di Madre Teresa, sento un desiderio di aiutarli… Non so che fare, cosa mi consigli?».
Lorenzo
Carissimo Lorenzo, grazie della tua lettera e soprattutto di quanto scrivi a proposito dei tuoi slanci interiori. Quante emozioni fluttuano nel tuo animo, spesso anche contrastanti, ma tutte vitali, profonde e palpitanti.
Non sai qual è la cosa giusta? Penso sia necessario fare una scelta di campo: guarda in te tutte le realtà che ti portano ad aprirti verso gli altri, che ti spingono a dare senso alle tue azioni, e cerca di farle, incominciando poco per volta. L’essere aperto, fuori di te, proteso verso i bisogni degli altri sarà fonte di luce e di gioia.
A volte perdiamo un sacco di tempo per capire quale sia la nostra strada e lasciamo correre le giornate rinchiusi su noi stessi, fagocitati dalle cose futili, pensando a momenti migliori. Occorre reagire e dare voce al desiderio di amare, iniziando da chi ci sta attorno.
Poi, per quanto riguarda il tuo desiderio di conoscere realtà sociali che si dedicano agli altri (come i volontari di Madre Teresa), penso sia importante non sottovalutare quanto senti, perché forse si nasconde una vocazione che ti realizzerà. Gesù è molto più concreto di quanto pensiamo e si serve delle circostanze per chiamarci all’amore. Pertanto ti suggerirei di:
– chiedere informazioni e fissare un appuntamento con i responsabili dei volontari di Madre Teresa
– amare ogni giorno chi ti sta vicino, come puoi
– trovare un momento durante la settimana per riflettere con te stesso e con Gesù
– e poi stai tranquillo, perché, se farai così, arriverà la luce dell’amore che illumina la bellezza di tutti e che ci rende preziosi agli occhi nostri e a quelli degli altri, ma, soprattutto, che fa sorridere chi è fonte di tutte le bellezze. Così potrai far sorridere Dio.