L’autobus di Rosa

Fabrizio Silei, illustrazioni di Maurizio Quarello - Orecchio acerbo 
Copertina del libro

Pubblicato in molti Paesi europei, in coedizione per Amnesty International, è un libro di notevole pregio, molto vicino a noi, anche se fu nel lontano 1955 che la sarta di colore Rosa Parks, protagonista della testimonianza, rifiutò di cedere il proprio posto sull’autobus ad un bianco e venne arrestata. Solo l’anno successivo Rosa potrà vedere riconosciuta l'incostituzionalità della segregazione razziale sui mezzi di trasporto.
Fu testimone di quel fatto un giovane, il quale ai giorni nostri accompagna il nipote all’Henry Ford Museum per vedere con i propri occhi quell'autobus, mentre lui, il nonno, gli racconterà la sua viva esperienza del fatto, la sua paura, il coraggio di Rosa e il ricordo bruciante delle violenze.
Possiamo leggere questo libro anche ai bambini di otto anni, soprattutto in momenti forti di celebrazioni e conoscenza. Molti i pregi di quest’opera: le illustrazioni di Quarello dal forte impatto figurativo, il testo di Silei immediato ed essenziale – necessario per trattare temi  come quello dei diritti civili e dell’uguaglianza –, il rigore e la cura nell’edizione dell’editrice Orecchio Acerbo.
Fabrizio Silei non è nuovo a questi temi. Attento alle testimonianze della gente che ha vissuto tempi tragici, ha al suo attivo premi prestigiosi, anche nel settore creativo e artistico dell’illustrazione per ragazzi. Si segue volentieri nella sua sempre intrigante rubrica, dedicata appunto ai ragazzi, sul Giornale per bambini Popotus, l’inserto di Avvenire.
Condivisibile il commento, a fine libro, della presidente della sezione italiana di Amnesty International, Christine Weise: «Questa è una storia splendida e conoscerla ci farà bene. Ci aiuterà a guardare avanti; ci aiuterà, quando sarà il momento, a non abbassare lo sguardo».
Dobbiamo alle future generazioni questo atto di conoscenza e coerenza.

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